mercoledì 11 luglio 2007

Le nuove tendenze del settore dell'alimentazione dal Fancy Food a New Jork

Una fiera è anche un momento di confronto, un momento per fare vedere quali sono le tendenze del settore dell'agroalimentare

I luoghi d’acquisto si diversificano sempre di più
Ipermercati, superfici specializzate in prodotti freschi, superfici specializzate in surgelati, super e su perette discounts, mercati coperti, mercati all’aperto, negozi specializzati, negozi specializzati in prodotto biologico, acquisti su internet. In pratica il comportamento d’acquisto diventa più frequente e diversificato. La ricerca di qualità, del miglior prezzo, la ricerca di novità, l’esigenza di rapidità.. tutto questo genera una diversificazione del comportamento d'acquisto e un aumento dei circuiti d’acquisto, e ecco le aziende che diversificano i loro prodotti per tipo di canale e di superficie.

Una incredibile varietà, che genera il piacere del senso del gusto.
Ogni anno nascono circa 1.500 nuovi concepts di prodotti alimentari, gli Ipermercati hanno qualcosa cosa 20.000 referenze, numeri fino a qualche anno fa impensabili e ogni nuova fiera, nuovi concepts e nuovi prodotti, i gusti si diversificano una grande novità sono i succi frutta in arrivo dal Sudamerica con frutta amazzonica gustosa e dolcissima.

I consumatori sono informati e fanno scelte consapevoli
Secondo istituto di ricerca Ipsos, il 70% degli italiani conosce la parola di commercio equo e solidale, contro il 9% nel 2000, e dichiarano che non acquistano prodotti, in aziende o paesi dove c’è lo sfruttamento dei minori, test sugli animali, coltivazione di OGM. Tutte queste dichiarazioni non si traducono poi in volontà d’acquisto, tuttavia i consumatori sono più sensibili a questi argomenti. Il 31 % sono disposti a boicottare i prodotto che arrivano da tali economie.

Chef sottotono
Ferran Andrià è stato eletto per il decimo anno consecutivo il miglior chef del mondo, è colui che ha inventato una nuova cucina e un nuovo modo di mangiare, ma resta sconosciuto al grande pubblico il suo ristorante Es bulli è aperto da aprile a settembre, in cinque anni 10.000 domande di prenotazione, ma sono sopratutti i professionisti dei fornelli a considerarlo un genio e un innovatore. Un problema di linguaggio, un problema di comunicazione o solo che la sua cucina non interessa a nessuno, talmente eleitaria che ce ne si dimentica!

Il canale ristorazione cresce sempre di più
Autentico incremento delle vendite del canale ristorazione, si va sempre più spesso a mangiare fuori, ma si mangia di meno l'antipasto, primo, secondo, dessert lascia il posto a due sole scelte al massimo tre, si prevede che per il 2020, che i frequentatori dei ristoranti faranno solo due scelte di piatti. È l’effetto della dimunzione dei tempo a disposizione per il pranzo e la cena. Negli anni 70 il tempo che si dedicava al consumo del pasto era in medio di un’ ora negli anni ‘80 50 minuti, negli anni 90 4° minuti nel 2003 la media è di trenta minuti!

Prodotti pronti sempre più “nomadi”
Mettersi a tavola è ancora un abitudine ricorrente, almeno una volta al giorno, ma diventa sempre più abituale mangiare davanti alla televisione su un canapè, in un angolo bar della cucina, a letto, sul computer. Cosi le confezioni di piatti pronti si moltiplicano anche per un uso “nomade” in particolare le linee gia pronte al supermercato con anche posate e tavaglioli.

Crece la voglia di "esotico"
Il 30% degli italiani consuma alimenti esotici, non ci sono più solo banane o kiwi, ma anche mango, avocado, saporilla, pasta phillo, pesce, e piatti già pronti. Gli italiani sono il quinto paese al mondo come numero si viaggiatori all’estero e si sono aperti a una società multiculturale e a nuovi sapori. Non solo più sapori per immigrati ma per tutti, paesi come Marocco, India, Thailandia, Indonesia, Brasile affollati da buyer italiani.

Viva la convivialità
L’ora dell’aperitivo vede i locali pieni, per parlare ridere scherzare e stare insieme, ma anche il pic nic, il barbecue, la cena al ristorante serale diviene momento di convivialità al di la del cibo. Grande presenza di appetizer gia pronti, sfoglie salate il tutto per organizzare un aperitivo super.
Da segnalare uno snack spagnolo a ridotto consumo di grassi, fatto con verdure disidratate, pomodori, patate e peperoni da aperitivo croccanti.

Gli orari del cibo sono più flessibili
Fino a qualche anno fa, c’erano degli orari per consumare i pasti classici come l’una a metà giornata e alle otto la sera, sempre più italiani ed europei non mangiano più a orari fissi, se nel 1995 solo il 20% della popolazione non mangiava ad orari fissi oggi il 30% la previsione è che nel 2020 oltre il 50% degli italiani e degli europei non avranno degli orari per consumare il pasto.

Il trionfo del prodotto pratico
Il prodotto trasformato sta prendendo il posto del prodotto di base. Fino a qualche anno fa acquistavamo di volta in volta legumi, frutta fresca, burro e farina, oggi noi acquistiamo riso e pasta gia pronti che richiedono pochi minuti di preparazione, ma anche macedonie insalate, torte già pronte, zuppe già preparate. Tante che la spesa procapite dal 1979 al 2000 per prodotti già pronti è triplicata.

La salutè è nel piatto
Per otto italiani su dieci, quello che mangiano influenza la nostra salute e cercano di mangiare in modo sano, ben il 44% al momento d'acquisto controlla il contenuto di grasso e colesterolo nell’etichetta del prodotto. Siamo il paese del buon mangiare diventeremo anche il paese del mangiare sano? Tutte le aziende presentano versione light di prodotto

Cucinare è un piacere
Il 94% degli italiani pensa che la cucina sia uno dei piaceri della vita, per 2 italiani su tre la cucina è un attività rilassante, un piacere preparare, ospitare , degustare e si moltiplicano le offerte di prodotti per fare bella figura con gli amici

Da New Jork un saluto