sabato 27 febbraio 2010

I trends per marketing e comunicazione 2010

Super richiesta da parte di un gruppo di studenti di marketing di Trento, quali saranno i trends per il marketing e comunicazione per il 2010? Ho pubblicato recentemente quelli che sono i trend dettati dalla Mintel per il 2010 nel settore agroalimentare, per diverse ragioni di lavoro tengo d’occhio invece questi trends dei consumatori e sono certo che possono aiutarvi a ragionare in particolare se dovete prendere confidenza con la materia.

Avviso importante : colgo occasione per comunicare a tutti i miei lettori che Papille Vagabonde è passato da 300 visitatori giorno a Febbraio 2009 a 1.300 visitatori giorno di media del Febbraio 2010, un grazie immenso in particolare modo a quelli che lasciano un commento, a quelli che mi votano sulle classifiche di wikio a quelli che mi hanno linkato, voglio condividere questo successo con tutti voi è merito vostro.

1) La riscoperta dei valori dell’esperienza
Buone notizie per le persone mature, una tendenza che si fa sempre più ampia, tutte le agenzie dei cacciatori di teste cercano persone mature in quanto sono persone più affidabili, anche se provengono da esperienze non sempre positive, conterà l'esperienza nella sua globalità. Questo si traduce anche nei consumi, meglio l’acquisto di un maglione di cashmere che dura dieci anni piuttosto che della felpa che dura un mese. Nella comunicazione per es. Luis Vuitton ha abbandonati i giovani modelli per scegliere come testimonial come Francis Ford Coppola, Mikhail Gorbaciov, Catherine Deneuve, Sean Connery. Fare vedere la propria età non sarà più un problema, l'eta vista come valore di conoscenza.

2) La dicotomia Active o Slow?

Finito oramai il periodo della contrapposizione lento e veloce, slow food/ fast food, la vera contrapposizione sarà tra uno stile di vita attivo e uno stile di vita lento, si inizia con il settore della moda Active wear/ Slow wear , per passare al settore dei viaggi Active Travel/ Slow Travel . Lo stile di vita fast non interessa più, sarà solo per le persone che non hanno cultura. Saranno questi i riferimenti per marketing e comunicazione verso questi due tipi di comportamenti e di target.

3) Urbanesimo

Nel 1910 solo il 5 % della popolazione viveva nelle città nel 2008 per la prima più del 50% della popolazione vivrà nella città, nel 2050 il 70% della popolazione vivrà nella città
Questo cosa ci porta? Un numero sempre crescente di servizi e prodotti più sofisticati, più esigenti, ma anche la richiesta di sviluppare un senso d’appartenenza e d'identità a una comunità. Es Absolut Città

4) In cucina la parole d’ordine è Fusion io preferisco multiculturalità

È finita l’epoca dei smoothie, dei mix di concentrati di polpa di frutta mela, pera e arancia. La globalizzazione ci porta ogni giorno sapori nuovi è sempre di più ci piace mescolare gli alimenti e gli ingredienti provenienti da diverse culture, la pizza con la farina di soia, la pizza al curry, la zuppa di barbabietole allo zenzero, nuovi accostamenti e nuovi sapori. Es i Mix Monin come carote mandarino, mandorle e zenzero o lamponi, litchi e rosa.

5) L'imballaggio più chiaro e più visibile

Il colore della confezione dovrà consentire ai consumatori di associare immediatamente un prodotto con una funzione. Molte aziende nel 2011 faranno l’ etichettatura di carbonio", cioè la misura dell'impatto ambientale dei prodotti. I consumatori chiedono trasparenza sulla provenienza e sulla composizione dei prodotti. Vincerà chi farà etichette più semplici e che mostrano tutte le informazioni non solo quelle che la legislazione prevede ma quelle che il consumatore ricerca.

da tenere d'occhio per gli anni prossimi sono delle tendenze prese dal sito Trendwatching, sono però delle tendenze e dei strumenti che si adattano molto al mercato americano e per prodotti globali, possono servire come riflessione, ma l'applicazione al mercato europeo o locali richiede attenzione. Ricordate una tendenza genera sempre una controtendenza.

6) Mass mingling (socializzazione di massa)
: molte persone vivono la loro vita on line sempre di più con diverse modalità, anche se nascono della modalità di incontro, il bisogno di vedersi e confrontarsi off-line. Captare questa tendenza è fondamentale dai social network ai blog, ...

7) Real time review : la condivisione in tempo reale delle informazioni. real time snapshot di quello che la gente pensa di un servizio, di un azienda, monitorare e verificare sempre questo informazioni on line obiettivo evitare il passaparola negativo

8) Fluxury: è la nuova idea del Luxury, tutto quello che è raro e che non è accessibile a tutti, la rarità e un concetto molto personale.

9) Eco easy : tutto quello che si deve definire ecologico deve essere semplice e conveniente.

10 ) Profile Myning. capire dai profili on line, le oppurtunità di business, i consumatrori mettono on line se stessi le proprie scelti le proprie convinzioni, imparare e leggerli e individuarle come motivazioni di scelte e di possibili consumi.

Quindi ragazzi al lavoro!!

mercoledì 24 febbraio 2010

Cioccolato svizzero in crisi, ma il cioccolato è un anti depressivo?

Due notizie economiche hanno lasciato questo mese di stucco il paese che mi ospita da un anno, l'aumento del 100% dal febbraio 2008 del prezzo dello zucchero alla borsa di New York ( da 13 dollari a 26 dollari ) di cui parlerò la prossima settimana e i dati delle esportazioni del Cioccolato Svizzero del 2009 che segnano una diminuzione del -5,2% a volume e del - 9,9 % a valore.

Le due notizie per quanto di due settori diversi sono collegate in quanto la Svizzera non è un produttore di materie prime, le acquista dai paesi terzi, uno dei fattori di qualità del cioccolato oltre alle fave di cacao e alla lavorazione, è lo zucchero, più il suo prezzo è alto più aumenta il prezzo di produzione e di conseguenza il prezzo di vendita.

Questa è la prima volta che una crisi economica tocca un paese come la Svizzera direttemente, il dato risulta ancora più negativo se valutato all'interno del consumo mondiale di cioccolato in crescita del 2%, sopratutto trascinato dai consumi più alti nei paesi Arabi, Cina, Australia e Nuova Zelanda.

Le cause di questo momento negativo sono diverse a incidere sicuramente la crisi economica che ha colpito quei paesi che rappresentano i mercati principali come Germania, Francia, Regno unito, Canada, Usa, in questi paesi i consumatori si sono rivolti a prodotti più economici, cioè prodotti con grassi diversi dal burro di cacao e con basse precentuali di cacao.

Si tratta di un cambiamento del mercato del consumo di cioccolato. Il cioccolato svizzero ho il suo punto di forza nella tradizione della lavorazione e nella qualità, ma non basta.

I punti da migliorare del cioccolato svizzero sono:
1. La mancanza di un immagine univoca del cioccolato svizzero come "Brand" un logo che identifica la lavorazione del cioccolato svizzero, che non sia solo la bandiera rossocrociata, chiaro e identificativo.

2. I formati sono tutti classici, oggi si mangia meno cioccolato ma più volte al giorno, si avverte la necessità dei formati più piccoli, intermedi tra i 10 grammi e i 100 grammi, possono esserci delle via di mezzo? Infatti i formati chiamati branches da 23 grammi hanno avuto un incremento di vendita e anche i Prugeli. (maggiore segmentazione in base al formato per diverse occasioni di consumo)

3. La mancanza della creazione formati snack con più creatività e fantasia, si vuole mangiare cioccolato anche con un sorriso, (maggiore innovazione in termine di packaging).

4. Il mercato richiede preparazioni al cioccolato ad alto valore aggiunto, il cioccolato svizzero ha troppericette classiche che probabilmente piacciono molto in Svizzera e in Germania ma possono piacere meno in altri mercati, sopratutto ai mercati nuovi, con diversa palabilità e senso del gusto. Non dico di non fare le ricette classiche ma di aggiungere delle nuove ricette per venire incontro ai nuovi acquirenti (innovazione in termini di gusto).

5. La confiserie al cioccolato, non ha un prodotto simbolo, come es Ferrero Rocher, per quanto deprecabile, la conferie svizzera li imita ma farebbe bene a creare prodotti nuovi, identificabili e unici.

6. Il valore etico, per la svizzera è difficile controllare la pronienza del cioccolato, gli acquisti vengono decisi in base alla qualità delle fave di cacao. Viene accusata che i suoi intermediari utilizzino lavoratori di età della scuola dell'obligo. In realta nessun produttore europeo può controllare questo, forse avviando progetti spefici per i bambini si può fare qualcosa.

7. Il valore salutistico, su questo si sta impegnando molto la Callibabut, cioccolato con flavonoidi, cioccolato con prebiotici, cioccolato light, ricordare che il cioccolato è comunque piacere, ma si può fare di meglio.

Ma chi sono i più grandi consumatori di cioccolato?

Come vedete dalla tabella i Svizzeri sono anche i più grandi consumatori di cioccolato ben 12,4 kg a testa, seguiti dai Tedeschi con 11,4 kg e dagli Inglesi con 10,4 kg la tabella è poco veritiera non senso che non tiene conto dell'acquisto "turistico" frequente sopratutto nelle aree di confine. Visto gli italiani sono tra quelli che lo consumano meno solo 3,3 kg procapite?


Domanda di Chiara : È vero che il cioccolato è un antidepressivo?

Risposta : il suo gusto inimitabile fa del cioccolato un piacere per le nostre papille, la motivazione è semplice i grani di cacao contengono una sostanza la teobromina un alcoloide naturale che svolge un azione stimolante del sistema nervoso, agisce come un' azione positiva dell'umore. Sono presenti nel cioccolato altre sostenze come la fenetilamina e la tiramina che possono dare delle sensazioni di benessere, possiedono una struttura molecolare simile all'anfetamina. Il cioccolato stimola la produzione di serotonina che svolge un ruolo importante nella regolazione dell'umore e del sonno. Il cioccolato fondente contiene una buona percentuale di magnesio un sale minerale che aiuta a dimuire i fattori legati allo stress. Quindi un po' di cioccolato un quadratino da 10 grammi possiamo anche concedercelo. Il cioccolato però non è una terapia per la cura della depressione.

Fonti testo e immagine : Chocosuisse Post correlato Nuovi trend del cioccolato

lunedì 22 febbraio 2010

Coca cola “La formula della felicità” (pubblicità, obesità e l’irresponsabilità sociale)



Esiste una correlazione tra la pubblicità di alimenti vista dai bambini e lo sviluppo dell Obesità?
Secondo me si, anche se in onore del vero bisogna dire che in Quebec dove i programmi dei bambini sono senza pubblicità l'obesità infantile è quasi raddoppiata negli ultimi cinque anni. Negli Stati Uniti tra il 1977 e il 2004, la pubblicità di alimenti nei programmi televisivi nazionali per bambini è stata limitata in misura del 34% ma l'obesità infantile è quadruplicata. Dal 2007 il Regno Unito ha adottato misure restrittive in materia di pubblicità per i bambini ma l'obesità infantile continua a crescere. In Giappone dove gli investimenti pubblicitari di alimenti nei programmi dei bambini sono tre volte in Europa i numeri dell'obesità infantile restano i più bassi di tutti i paesi industrializzati.

L'obesità è in aumento perché viviamo in un ambiente che la favorisce, le responsabilità possono essere individuali, familiari ma anche sociali (e in questo settore i media). Per questo non è corretto che gli spot si pongono in modo contrario all’educazione alimentare, già abbiamo strumenti per la prevenzione deboli se poi questi vengono messi in discussione continuamente generano confusione nei bambini.

Questo spot è il chiaro esempio della mancanza di consapevolezza del problema. Non c’è responsabilità sociale da chi lo realizza a chi lo trasmette, anche la carenza istituzionale dei mezzi di controllo è sorprendente. Dove è la Iap istituto autodisciplina pubblicitaria? Dove è la AIIPA (Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari)e il suo codice etico? Se lo sono mangiati anzi bevuto per l’occasione ? Per favore almeno evitate di parlarmi di responsabilità sociale di Cola Cola non prendetemi in giro!

Si possono investire tutti i milioni di parole e di euro possibili in comunicazione per la prevenzione dell’obesità e poi uno spot cosi li brucia in 1 minuto!

Coca cola porta a tavola la felicità!!!

(A chi? Alla Coca cola sicuramente, si). Peggio di cosi non si poteva fare! Mente le mamme che non portano la coca cola a tavola, sono mamme che non portano la felicità in famiglia?
Non si tratta solo di un problema educativo perché a tavola si dovrebbe bere solo acqua, ma un problema di salute. Una Coca cola in lattina contiene sette zollette di zucchero chi ha fatto lo spot se lo è mai chiesto? Lo spot ha una firma d’autore per l’amore del cielo, è elegante nella forma, volendo anche gradevole, ma si potevano anche scrivere cose diverse è stato trascurato l’aspetto educativo completamente.
I messaggi che bisogna ai bambini ma anche agli adulti, per quanto riguarda obesità e comportamenti corretti devono essere coerenti nel sui complesso.
PS. La Coca Cola la bevo anche io ogni tanto tuttavia questo non giustifica la superficialità con cui l'azienda fa affermare "la Coca Cola porta in tavola la felicità".

martedì 16 febbraio 2010

Obesità infantile, quali comportamenti adottare?


(immagine fotolia)
L'obesità infantile è un fenomeno preoccupante, non solo negli Stati Uniti, ma anche in Europa, paesi come Regno Unito, Francia, Italia, hanno una percentuale di bambini obesi che va dal 4 al 8%, mentre dal 18% al 35% bambini in sovrappeso. Non di meno nemmeno la Svizzera dove la percentuale va dal 20 al 30% di persone in sovrappeso e obese il 5%. In tutti i paesi si rileva l'aumento dell'obesità infantile e in età pediatrica. Una volta installato il sovrappeso, la perdita di peso è difficile da ottenere anche nell’età adulta. Di qui l'importanza della prevenzione. Ma come? Da dove iniziare?

Bisogna prendere atto dei fallimenti, tutte le campagne istituzionali, sono state inattese, l’obesità non è solo una malattia multifattoriale ma anche una malattia che ha dei risvolti sociali, culturali e ambientali. Dal mio punta di vista la famiglia gioca un ruolo essenziale ma non sufficiente occorre che anche le istituzioni, la scuola, la società si impegnino con comportamenti corretti abbandonando quello che è un approccio di tipo nozionistico per venire incontro ad un linguaggio più semplice e più adatto a un bambino.

Partiamo dalle ricerche scientifiche, due medici americani, Robert Whitaker e Sarah Anderson hanno esaminato i dati relativi 8 550 in uno studio denominato, "Early Childhood Longitudinal Study,". I risultati delle loro analisi pubblicata l'8 febbraio su Pediatrics non sono delle novità però dimostrano alcuni punti che sono fondamentali, quelli da cui si può partire .

Hanno dimostrato che:

1) i bambini che mangiano regolarmente la cena con la famiglia (almeno cinque volte alla settimana)

2) i bambini che dormono almeno dieci ore per notte

3) I bambini che guardano la televisione per meno di due ore al giorno

soffrono meno di obesità in misura del 40% , un dato significativo che in sè per se è significativo.

Le spiegazioni sono abbastanza semplici, l’alimentazione con la famiglia offre la possibilità di avere una dieta più diversificata e più ricca in frutta e verdura. Il sonno è un importante fattore fisiologico, è stato ampiamente dimostrato che chi non dorme regolarmente tende a introdurre più calorie. Il limitare le ore davanti alla televisione riduce la sendetarietà ed evita lo snack davanti alla televisione.


Secondo questo studio è soprattutto nei primi 5 o 6 anni di vita che bisogna combattere l'eccesso di peso con una dieta equilibrata e un esercizio fisico adeguato. Un bambino obeso sarà un adulto obeso, Tuttavia l'obesità non potrà essere vinta senza importanti cambiamenti sociali, questo almeno è quello che afferma, Michel Roulet, specialista di nutrizione dell'Ospedale universitario di Losanna.

Bambini in età prescolare (4-6 anni)
L’età prescolare (dai 4 ai 6 anni) è una fase particolarmente critica per quanto concerne l’insorgere del sovrappeso. L’alimentazione sana e il movimento dovrebbero essere elementi integranti delle giornate trascorse alla scuola materna. Lo sviluppo di una parte delle capacità motorie di base si conclude già all’età di sei anni e per questo motivo è fondamentale che i bambini imparino a muoversi e a usare le diverse capacità motorie sin dai primi anni di vita.


  • Consigli alimentari
    Per coprire il fabbisogno energetico del bambino è sufficiente che segua un’alimentazione equilibrata. Non occorre offrire ai bambini «alimenti speciali per bambini» – spesso questi contengono molti zuccheri, grassi e additivi.

  • Non bisogna costringere un bambino a mangiare! Egli infatti percepisce qual è il suo fabbisogno energetico.

  • Offrite a vostro figlio almeno 5 pasti ripartiti sull’arco della giornata (Colazione, spuntino, pranzo, merenda, cena).

  • I pasti in famiglia sono esperienze speciali per il bambino e favoriscono lo sviluppo di un comportamento alimentare sano.

    Consigli relativi al movimento

  • Date ai vostri bambini la possibilità di muoversi e giocare indisturbati in un luogo sicuro. Possibilmente all’aria aperta, per esempio in un parco giochi.

  • I bambini hanno bisogno di almeno una o due ore di movimento al giorno all’aria fresca, qualsiasi tempo faccia.

  • Stimolate la curiosità dei bambini in diversi modi che prevedano la pratica di sport e movimento

Per saperne di più : SwissEdu, Pediatrics,

lunedì 15 febbraio 2010

Acqua San Benedetto "poco" eco frendly?


L'agenzia delle concorrenza del mercato italiana (antitrust) con una sentenza pubblicata sul bollettino n.52 del 2009 ha sanzionato per pubblicità ingannevole, la comunicazione San Benedetto - la scelta naturale, in relazione alla bottiglie eco friendly si diceva "bottiglia eco friendly”, cui si accompagna la dicitura “- Plastica + Natura”. Nei messaggi, vengono presentate le speciali caratteristiche di tali bottiglie, ovvero essere “prodotte con meno plastica, meno energia e più amore per l’ambiente”, risultato reso possibile dai “costanti investimenti in ricerca che dal 1983 hanno permesso di ridurre almeno del 30% la quantità di plastica impiegata e quindi di contenere il consumo di energia”. ecc ecc". Sanzione di 70.000 euro in quanto antitrust ha rilevato il messaggio ingannevole in quanto non dimostrava sufficientemente quanto dichiarava. Errori che possono capitare siamo certi che si tratti di un malinteso, no?.

In generale tutto questa nuova attenzione all'ambiente mi lascia molto perplesso, è chiaro che tutte le aziende sono interessate a sviluppare un prodotto ecologico, ma non perchè interessante all'ambiente ma perchè garantiscono più alti margini su un prodotto rispetto al prodotto convenzionale. Oggi l' economia verde rappresenta una nuova terra di conquista.

L'economia è sempre alla ricerca di nuovi terreni fertili per garantirsi nuovi guadagni cosi grazie al trend ecologico avremo nuovo cibi, vestiti nuovi, nuove automobili, televisori, frigoriferi, case ...
In realtà non è una rivoluzione ma un rinnovamento, l'attuale sensibilità alle scelte ecologiche sembra che miri più ad aiutare il sistema in vigore a durare molto più tempo.

Sono convinto che i consumatori sono molto attenti all'ambiente e hanno sposato la causa del miglioramento ambientale con convinzione, tuttavia bisogna prestare attenzione a tutti i messaggi "verdi" perchè è facile confondersi.

Per saperne di più : Antitrust, Piazza Consumatori,

venerdì 12 febbraio 2010

Gli agrumi dimenticati "Made in Italy" : Cedro, Bergamotto e Chinotto

La crescente domanda di aromi naturali da adoperare in cucina ha fatto scoprire gli agrumi di ogni provenienza (Giappone, Filippine, Korea, Australia), sono piante che vengono coltivate anche in Italia, solo che fino a qualche anno fa l’interesse per la coltivazione era solo accademico, virtuoso e in qualche caso ornamentale, oggi invece assume un altro significato. Un posto al sole insieme a Yuzu, clementino sanguigno, mandarino rubino, caviale di limone , lo possono trovare anche i più "Made in Italy" bergamotto, cedro e chinotto.

In realtà la loro coltura non è stata mai abbandonata è rimasta una grande tradizione a livello locale, ma mai valorizzate in modo corretto. Le colture sono state abbandonate perchè ritenute poco redditizie, come nel caso della Calabria dove le piantagioni di cedri hanno fatto posto ai clementini e mandarini. Pur tuttavia rilevare che non c'è un grande interesse come dovrebbe esserci, manca in tutti e tre i casi un progetti di valorizzazione del prodotto valido non si va mai al di fuori della cultura locale, un vero peccato!



Il 90% del bergamotto al mondo arriva dalle coste della Regione Calabria, ci sono delle piccole produzioni in Brasile, Marocco, Costa D'avorio ma non riescono a raggiungere la qualità dell'aroma del Bergamotto Calabrese, citrus bergamia risso, lo conosciamo tutti per uso in profumeria come fissatore ma poco conosciamo sul suo uso in cucina. Anche se il bergamotto è sgradevole da mangiare, il suo aroma e il suo succo, si usa per le caramelle, i dolci di pasticceria tipica calabrese, vengono realizzati canditi, marmellate, ma andrebbe fatto di più sull'abbinamento del bergamotto e dei derivati della lavorazione, spiace dirlo ma è più facile trovarlo nei menù in Francia che in Italia, la Bergamote è una specialita di Nancy.

Per saperne di più
: Consorzio Bergamotto, Il bergamotto.it, Consorzio tutela del Bergamotto,

Si tratta del citrus medica, la sua espansione dall’oriente al mediterraneo è legata alla storia della popolazione ebraica, si narra che dall’Egitto gli ebrei la portarono in palestina e da qui si diffuse in tutto il mediterraneo. In Italia il luogo di produzione è soprattutto in Calabria nei pressi di Santa Maria del Cedro (in particolare cedri della varietà acida Liscia Diamante e Limonifera) , in Europa invece è diffuso in Provenza la varieta dolce Corsicana e in Grecia cedri acidi dalla varietà Policarpa. Personalmente mi piace molto il Cedro ne ho una pianta in giardino conferisce un aroma particolare, provatelo sulla macedonia, nei dolci, nelle creme io faccio un lemon curd. Manca totalmente un progetto di valorizzazione del Cedro, Ferran Andrià ha acquistato una coltivazione di Cedri in Provenza e avviato una produzione forse questo aiuterà a diffondere la sua conoscenza.

Per saperne di più: Consorzio Cedro di Calabria, Universo Cedro.


Saliamo invece in Liguria esattamente nella provincia di Savona dove si coltiva da tempo il chinotto, Cytrus Myrtifolia, ha una buccia sottile e molto profumata, si narra che un navigatore savonese ne porto alcune piante dalla cina intorno al XV° , dopo un successo grazie alla candidatura e alla creazione della bevanda chinotto, (soppiantato come gusto dalla Coca Cola) se ne erano perse le tracce, è tornato in auge grazie al presidio slow food, , c'è oggi una nuova produzione di chinotto della Lurisia, la ditta Loision per il 2009 il panettone utilizzando i chinotto candito, il suo uso in cucina come candito potrebbe avere maggiore fortuna.

Per saperne di più
: Chinotto, Chinotto Coop, Fondazione Slow Food, Besio Chinotto Candito
Per saperne di più su agrumi e varietà e foto vi invito a guardare il sito Agraria.org e Agrume - passion, se qualcuno anche sa come meglio consumare queste varietà di agrumi, siamo pronti ad imparare.
Fonte immagini e testo : 1.wikipedia immagine di Luc Viatur, 4 Agraria.org,

Post dedicato a Cassandrina

mercoledì 10 febbraio 2010

Le principali tendenze del settore alimentare nel 2010


Domanda di Cosima: come ogni anno hai sempre dato le principali tendenze del settore alimentare, non ho ancora visto quelle del 2010, quali saranno?

Risposta: Ho già parlato della neo semplicità in cucina per il 2010, vi posto anche in sintesi i 4 trend principali del settore alimentare per il 2010, questo almeno secondo l’istituto di ricerca internazionale Mintel.

Trend 1. La crescita delle Private Label, cioè i prodotti con il marchio del distributore es. Coop, Esselunga, Carrefour, Migros, Pam.

È una crescita non casuale, in progresso negli ultimi anni, determinata dal fatto che le famiglie hanno visto diminuire il potere di acquisto, nel tentativo di non modificare lo stile di vita, cercano prodotti di uguale o simile qualità a un prezzo più basso. È difficile dare un giudizio sulla qualità delle private label in generale, si può farlo solo fra prodotti, qualche anno fa in un test sulla maionese, sono risultate migliori quelle delle private label piuttosto che dei prodotti di marca.

In Ottobre del 2009 Mintel's ha presentato uno studio in cui il 78 % degli adulti americani hanno sostenuto che i prodotti a marca commerciale offrono la stessa qualità ad un prezzo inferiore. I prodotti di marca rispondono a questo trend creando del valore aggiunto al prodotto, per venire incontro alle esigenze dei consumatori hanno dato una svolta salutistica, in quanto è stato dimostrato che il consumatore è disposto a spendere di più quando pensa che dal consumo di quel prodotto può trarre un beneficio per la salute, è stata un arma a doppio taglio con molti insuccessi.

Trend 2: Green nutrition e green production (Economia verde nel piatto)

Dalla riduzione dei gas serra alla riduzione dei materiali di imballaggio, dall’acquisto di prodotti locali ad alimenti provenienti da colture biologiche, i consumatori stanno sempre di più mostrando attenzione all’ambiente. Uno studio della Deloitte Consulting sostiene che il 95 %degli acquirenti è disponibile a fare acquisti verdi e il 63 % sono alla ricerca di prodotti con caratteristiche di rispetto all’ambiente. Lo studio individua inoltre i consumatori verdi come shoppers settimanali che sono poco sensibili al prezzo e fedeli ai prodotti e all’acquisto.Non è solo una moda questo interesse mostra una coscienza sociale molto radicata e profonda, i consumatori valutano ogni aspetto del prodotto dall’ origine degli ingredienti, alle politiche dell’azienda in tema ambientale come l’uso delle risorse idriche e delle risorse energetiche

Trend 3: Prodotti da consumare in casa con facilità di uso e preparazione

La crisi ha fatto diminuire le uscite a cena fuori i per lo meno le ha modificate, sempre più pasti si consumano a casa. Secondo Mintel, i consumatori sono alla ricerca di preparazione semi pronte da personalizzare, come le miscele di farina, piatti già pronti surgelati formati dagli chefs, i pasti per microonde, dando poi la possibilità di personalizzare il piatto, quindi preparazione che debbano essere facilmente abbinabili, usabili e personalizzabili.

Trend 4: I prodotti senza glutine

Prodotti senza glutine sono sempre più consumati, anche da coloro che non hanno questo problema, le ragioni sono diverse, siamo oramai fuori dalla logica dell’ambito familiare per non fare sentire diverso un componente della famiglia, ma entriamo nella richiesta da parte dei consumatori dei prodotti per il benessere, sono consumatori delusi dai prodotti benessere di brand di largo consumo, che hanno la sicurezza di trovare in questi prodotti la risposta alla richiesta di salute, anche se personalmente non sono daccordo è bene variare il più possibile l'alimentazione. Partiti per essere dei prodotti di "elite" per pochi non erano molto curati, inevce oggi sono dei prodotti che hanno raggiunto una buona consistenza e un buona palabilità. Ci sono più di 4.000 prodotti gluten free nei paesi occidentali solo nell’ulitmi anni c’è stato un incremento del 16 % nelle vendite.


Questi trend sono un po' lo spirito di contraddizione nel quale viviamo da una parte chiediamo naturalità, dall'altra piatti già pronti da mettere nel micronde, che non hanno nulla di naturale. La preoccupazione del nostro benessere ci fa consumare i prodotti per coloro che hanno delle allergie o delle patologie anche se non le abbiamo, vogliamo risparmiare ma poi compriamo prodotti speciali arricchiti che non servono a niente, è lo stato dell'umore del momento, la condizione d'insicurezza e di insatabilità che ci fare scelte all'apparenza contraddittorie.

lunedì 8 febbraio 2010

Danaos o Densia ? Il nuovo yogurt di Danone più calcio e più caro


Nuovo yogurt della Danone, che dovrebbe sostituire nel portafoglio dei prodotti danone essensis (quello che faceva diventare belli ) ritirato lo scorso anno. È stato per Danone il 2009 un anno particolare che ha visto il ritiro di più di un prodotto dal mercato, ha avuto delle condanne per pubblicità ingannevole, ha ritirato gli health claim dal giudizio dell’Efsa , di questi giorni ennesima bocciatura dall'Efsa relativo a un prodotto per bambini per il rinforzamento del sistema immunitario.

Questo nuovo prodotto non nasce sotto una buona stella, perché sembra che dalle esperienze precedenti Danone non abbia imparato nulla, ma anzi prosegue nel suo percorso che sta tra il riconosciuto e non riconosciuto, che gli health claim sia in rispetto o meno di una legge interessa più i concorrenti, ma è importante il rapporto di fiducia con i consumatori, dal momento che tu fai delle promesse e crei delle aspettative, queste devono essere esaudite.

Questo nuovo yogurt Danaos è gia uscito in Spagna e Portogallo col nome di Densia, è uno yogurt parzialmete scremato che ha un contenuto di calcio di 320 mg per 100 g. viene proposto per “rinforzare le ossa”, un vasetto di yogurt danaos copre il 50% del fabbisogno giornaliero di calcio con “pochi grassi”, il target il quale si rivolgono sono donne oltre i 45 anni.



Note non positive

1) Perché sul mercato italiano il cambiamento del nome? Densia in Danaos, anzi DanaOs, come ho visto scritto ultimamente, non mi sembra più simpatico, fa più venire in mente lo scheletro di un film dell'orrore, è veramente utile?

2) “Pochi grassi” è uno yogurt parzialmente scremato il suo contenuto di grassi non è diverso dagli altri yogurt parz. scremato, ha “pochi grassi” rispetto a che cosa? Un concetto che andava chiarito meglio.

3) Ma siete proprio certi del target donne oltre i 45 anni? In quanto è importante che un' alimentazione raggiunga i livelli raccomandati di calcio nell’infanzia e nell’adolescenza, in quanto una mancanza rischia di compromettere l’accrescimento ottimale, è unico momento che permette di immagazzinare le riserve di questo minerale per evitare di favorisce nella terza età l’insorgenza dell’osteoporosi, una delle malattie di grande incidenza nella popolazione anziana, ci sono ahimè molti adolescenti che non riescono a raggiungere i livelli raccomandati.

4) Il target al quale vi rivolgete sono in genere donne in menopausa in cui la percentuale di calcio consigliata dai Larn è di 1200 mg di calcio al giorno, quindi 400 mg sono il 33% e non il 50 %, c’è un po' di confusione, mentre invece la raccomandazione di 800 mg al giorno è nella popolazione generale dai 30 ai 59 anni.

5) Come è stato aggiunto il calcio all’interno?(Latte in polvere? Sali di calcio dell'acido citrico?)

6) Siamo proprio certi che il calcio aggiunto sia biodisponibile come quello dello yogurt? Certo la Vitamina D ne facilita l'assunzione, io però l'ho trovato un po troppo acido per i miei gusti.

7) È vero il problema dell’assunzione di calcio è un problema serio, però il picco di massea ossea lo si ha in età giovane, dopo l'organismo entra in una situazione di "bilancio negativo del calcio", il che significa che le ossa iniziano a perdere più calcio di quello che riescono a fissare. Il ritmo al quale il calcio viene perso dipende da diversi fattori possono incidere le quantità delle proteine della dieta, alcune abitudini dello stile di vita, alcuni ricercatori hanno messo in relazione la perdita di calcio con l'assunzione di proteine animali, l'eccessiva caffeina può aumentare la perdita di calcio, una dieta ricca di sodio aumentano le perdite di calcio con le urine, l''alcol inibisce l'assorbimento intestinale di calcio. Le donne sono più a rischio rispetto agli uomini (gravidanza, allattamento), tuttavia non è possibile immagazinarlo dopo il picco di massa ossea, si può solo fare in modo che questo processo sia più lento. Il concetto di "rinforzo delle ossa" proposto nel claim andrebbe spiegato e argomentato meglio, sopratutto cosa si intende per "rinforzo".

8) Ingredienti che lista lunga!! Aromi colorante edulcorante un pieno di naturalezza

9) Lo yogurt è caro anzi molto caro, se vogliamo un confronto con il latte lo stesso quantitativo calcio lo troviamo in due bicchieri di latte, ci può costare al massimo 0,40 mentre danaos ci costa 0,75 quasi il 100% in più, uno yogurt parzialmente scremato bianco costa al litro dal 2,5 ai 3,5 euro mentre Danaos 6 euro al litro, anche lo yogurt bianco contiene calcio circa mg 120 mg per 100 g.



10) Occorre però anche dice che il calcio di un vasetto di 125 ml di Danaos lo abbiamo in 30 g di Parmigiano Reggiano, 30 g. di Grana Padano , 30 di Emmenthaler, 45 g di Fontina.Il calcio non si trova solo nello yogurt ci sono anche le acque minerali ricche di calcio e povere di sodio. Non è difficile raggiungere i quantitativi di Calcio con qualche attenzione.

11) L’azienda afferma che ci sono degli studi su questo prodotto, siamo proprio sicuri che ci sono studi sull'assunzione di questo prodotto danaos o densia, a effetti a breve, medio e lungo intervallo di tempo? Personalmente non lo metto di dubbio, ma proprio per non dare adito a persone maligne, nei quali io non mi riconosco, proprio per evitare falsi malintendimenti e critiche negative, perché non renderli pubblici a tutti.

12) La scritta "cremosita avvolgente e gusto delizioso" si poteva farne a meno perché inclusa con le informazioni nutrizionali crea qualche dubbio sulle prime .

13) L'idea non è originale è simile a Yoplait Calin, (al mio paese si dice "prendere spunto") venne lanciato nel 2007 Yoplait Calin, (nel frattanto hanno cancellato la pagina web del link casualmente, eccovi quello della Calin) e poi ritirato oggi c'è invece in commercio il formaggio Calin sempre che da il 50% di Calcio.

14) A livello di marketing la novità più evidente è la scelta di un target senior, tuttavia alle signore non piace sentirsi ricordare l'età, vedremo come sarà il tentativo di approccio alle consumatrici.

15) Nella strategia di Danone è chiaro la ricerca di volume e il profitto, dichiarono di avere prodotti innovativi, ma di un innovazione che non è chiara, è inveve chiaro nella comunicazione il tentativo di sfruttare il senso di colpa di non assumere sufficientemente calcio, infatti non viene detto che lo stesso quantitativo di calcio si trova in altri alimenti anche in quantità inferiore.

Questo yogurt è l’ennesimo prodotto promessa che parte da una precisa esigenza di salute ma nel tantativo di fornire delle risposte a delle esigenze nutrizionali si risolve in un modo alquanto controverso.

Dal punto di vista della comunicazione giocheranno sul complesso di colpa della mancanza di calcio e danaos è unico modo per raggiungere i livelli raccomandati, sa tutto del già visto, già sentito, giusto per non farsi mancare nulla ed essere al centro dell'attenzione con poco. Strategia di marketing e comunicazione che definirei più che furba avvilente sempre la stessa, in profumo di pubblicità ingannevole, ma che visto il fatturato funziona (anche se a dire il vero la crescita è dovuta all'incremento del mercato asiatico), perché si sa che la mamma degli ignoranti è sempre incinta.

Lo spot in Spagna in Italia la campagna pubblicitaria dovrebbe iniziare dal 15 Febbraio con protagonista Stefania Sandrelli per vederlo andate su Youmark.it , però come ho già detto lo trovo un informazione parziale che il 50% del fabbisogno di calcio, ci può arrivare solo dallo yogurt danos, in quanto come sostenuto sopra il 50% di calcio lo possono due bicchiere di latte o 30 gr di formaggio, dalla pubblicità invece sembra di capire tutt'altro.

Aggiornamento dell'8 marzo: la trasparenza quando si dice il potere di Danone, prima hanno fatto cancellare le pagine del prodotto yogurt calin dal sito yoplain, poi il video della pubblicita in spagnolo di densia che ho quindi dovuto rimuovere, a pensare male Danone si sbaglia sempre ma ci si azzecca sempre!!

Aggiornamento 11/09/10 NB ; Notizia dell'ultimo ora Danone rinuncia al lancio di Densia, in Italia è noto come Danaos, in Francia per i test condotti sul mercato che hanno dimostrato poco gradimento. l'Italia al momento è unico paese che ci crede insieme alla Spagna e quella scritta con la collaborazione di un noto istituto romano di cura è molto strana!

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Danos Danone e la comunicazione ingannevole

venerdì 5 febbraio 2010

Nuovi trend : nuovi agrumi e nuovi aromi in cucina (kalamansi, yuzu, caviale di limone, satsuma, limquat, combava)



Non molto tempo fa, fino al dopoguerra, degli agrumi si conoscevano solo l'arancia e il limone, sulla tavola erano rari, la loro stagione breve, oggi ci sono molto familiari tanto che per esempio le arance sono tra i frutti più coltivati nel mondo. Accanto ad arance, mandarini e limoni abbiamo fatto la conoscenza già da diversi anni con i clementini, gli esotici lime, le arancie rosse di Sicilia, i pompelmi, il pompelmo rosa, pomelo, la varietà dei agrumi non è finita qui arrivano sempre di più delle varietà esotiche, varietà nuove e la scoperta di varietà “dimenticate” come il bergamotto, il cedro e il chinotto.


Si è creata una vera e propria nuova domanda d' agrumi, sopratutto per l'aroma, in particolare da parte dei grandi chef che per personalizzare i loro piatti, un po’ come le erbe aromatiche, in collaborazione con gli orti botanici e i vivai selezionano gli agrumi più adatti, nuovi ibridi ma anche agrumi di provenienza da tutto il mondo. Gli vedremo probabilmente anche presto sui nostri mercati dal momento che chefs anticipano alcune tendenza, li troveremo all'interni di prodotti alimentari al supermercato, vediamo quali sono quelli in cui le quotazioni in termini di prezzo crescono e sono tra i più ricercati:

Kalamansi



Calamondin o calamansi (Citrofortunella microcarpa) è un ibrido della Citrofortunella, un albero da frutto della famiglia Rutacee che sviene coltivato nel Sudest asiatico, in particolare nelle Filippine. In Occidente è noto come, arancio calamondin, o arancio Panama o lemoncito. È descritto come un incrocio tra Citrus reticulata (mandarino o arancio mandarino) e Fortunella margarita (Kumquat) ma non ne sono certo. Sembra quasi un lime , ha il profumo di un mandarino con una buccia molto sottile verde o arancio. Nonostante il suo aspetto e l'aroma, il sapore del frutto è piuttosto amaro, anche se la buccia è dolce. In Asia il succo è utilizzato per profumare pietanze a base di pesce, pollame, carne di maiale. Kalamansi viene utilizzato anche per le marmellate come le arance.

Yuzu



Originario del tibet, Citrus junos , viene coltivato principalmente in Giappone e in Korea, è un ibrido del mandarino selvaggio e del citrus ichangesis, viene coltivato in questi paesi perché ha un ottima resistenza al freddo, c’e anche una varietà dall’aspetto più irregolare chiamata shizi yuzu. È simile al pompelmo ma con una nota dolce che ricorda il mandarino. Di questo agrume si utilizza soprattutto la buccia molto aromatica e il succo (non ne hanno molto), nella cucina giapponese lo si adopera per preparare il sudachi e daidai. In Europa lo utilizza Pierre Herme per profumare i Macarons, molti chef lo utilizzano in abbinamento con il pesce.


Caviale di limone


Il più raro, il più difficile da trovare, è conosciuto scientificamente come Microcitrus australasica. E 'il frutto di un arbusto spinoso della famiglia delle Rutacee, che cresce nelle foreste australiane. In origine, era un frutto mangiato dai primi colonizzatori europei. Il caviale di limone è un limone dalla forma un po allungata dalla buccia quasi liscia , ha un sapore acido tra il limone e il pompelmo, può essere di colore verde, giallo, arancio, rosso, viola, nero o marrone. Aprendolo la polpa sembra caviale sono delle sfere quasi tondeggianti. La sua coltivazione a fini commerciali è molto recente. Le sue foglie molto profumate vengono utilizzati per dare sapore alle bevande .La rarità ha scatenato la ricerca da parte dei chef europei da Alain Ducasse a Beck.

Satsuma


immagine from le monde des agrumes

È un tipo di mandarino (Citrus unshiu) proveniente dal Giappone lo possiamo trovare anche in Europa, è una pianta medio piccola con foglie grandi, verde scuro, ellittiche e con apice appuntito. I frutti sono medi, globosi e di colore arancio, hanno una buccia sottile, facile da togliere; la polpa è succosa e priva di semi. I frutti sono maturi quando ancora non hanno raggiunto la completa colorazione della buccia ha un sapore molto dolce e poco acido, in cucina viene adoperata la sua buccia e il suo succo, non solo per i dolci ma anche per la preparazione di carni come il pollo e il pesce.


Limquat


È un incrocio tra lime e kumquat., nome botanico Citrofortunella floridana Si tratta di un piccolo albero che produce una grande quantità di frutta,. Il frutto è piccolo, di forma ovale, colore verde-giallo e contiene, ha una buccia dal sapore gradevole quasi e una polpa dolce amara simile a un lime. Ricercato più per aromatizzare i piatti che per il consumo come frutta. Ci sono tre diverse varietà di questo frutto, Lakeland, Eustis e Tavares, Eustis è la più comune.

Combava

Citrus hystris
,la combava ha origini nel sud est asiatico viene tuttora coltivata nei paesi come il Vietnam, cambogia, indonesia, ma anche Madagascar. È un frutto molto acido e il suo uso è limitato in cucina per accompagnare piatti di pesce. Il succo viene utilizzato per aromatizzare liquori a base di rum . particolarmente ricercate sono le foglie essicate e ridotte in polvere. Uso è prettamente industriale ma da dievrsi anni molti chef lo utilizzano per aromatizzare i loro piatti.

Mandarino sanguinello
L'ho sempre sentito nominare ma non ho trovato molte notizie, in un vecchio libro ho trovato che è un ibrido del mandarino, è una pianta con piccole foglie ovali, una buccia molto colorata, una polpa dolce ma piuttosto grossolana, viene coltivato in Algeria. In Florida viene anche chiamato Dancy Tangierine o Spice Tangierine, in altre località viene chiamato il mandarino Cleopatra, è più ricercato per il suo aroma che per la sua polpa, il suo uso fino ad ora è stato più in profumeria che in cucina, ma per i nuovi trend è divenuto molto richiesto.

Limone panachè
immagine from agrume-passion.com


Limone Meyer
immagine from agrume-passion.com
Limone pera


immagine from agrume-passion.com
Sono tra le varietà più richieste proprio per il loro aroma

Consiglio un giro per saperne di più in questi siti:
Le monde des Agrumes, Agraria.org , Agrumes- passion, Agrumi che fanno bene, Giardino degli agrumi Oscar Tintori, Agrumi Lenzi,

Ricordo che a Mentone in questi giorni c'è Fête du citron a Menton, 13 Febbraio al 3 Marzo 2010 ma sopratutto Jardien-Menton una collezione di agrumi, dove è possibile vedere diverse varietà e specie di limone, visitare una limonaia la lacitronneraie. Nei dintorni c'e Villa Hanbury con uno dei più bei Giardini Italiani dove c'è una bella sezione di agrumi.
PS: Sono agrumi per aromatizzare e personalizzare ricette, non da consumare tutti i giorni, cedro, bergamotto e chinotto faranno parte di un altro post dedicato agli agrumi italiani.

Fonti foto e notizie: wikipedia, agrume-passion.com, agraria.org, exploratrice des saveur, le monde des agrumes, Jardin botaniques japonais

giovedì 4 febbraio 2010

Farmaci antiobesità e farmaci antidepressivi fanno flop?

Le due notizie sono arrivate sul mio tavolo insieme, io ricordo che nel 2000 si pensava che i farmaci contro l'obesità e contro la depressione avrebbero risolto il problema di queste due patologie, invece a distanza di dieci anni, non solo la loro efficacia viene messa in dubbio ma alcuni vengono ritirati dal mercato, la relazione tra le due patalogie e i farmaci non sono casuali.

Farmaci anti obesità
In questi giorni è stato ritirato dal mercato la sibutramina, di cui avevo già avevo anticipato lo scorso anno proprio a Febbraio il possibile ritiro sul mercato nei paesi UE . Il farmaco è noto come inibente della ricaptazione della noradrenalina e della serotonina. Il farmaco avrebbe dovuto essere utilizzato come aggiuntivo nel trattamento dell’obesità per soggetti con indice di massa corporea superiore BMI maggiore o uguale a 30 senza comorbilità associata o per soggetti con indice di massa corporea BMI superiore a 30 ma con presenza di altri fattori di rischio come diabete di tipo 2 o ipercolesterolemia.

Sibutramina è sospettato di aumentare il rischio di malattie cardiovascolari, i farmaci contenenti Sibutramina sono Sibutral, Ectiva, Reductil, e Reduxade Zelium. L'agenzia del farmaco europea sostiene che la perdita di peso è "modesta" e scompare rapidamente dopo l'interruzione del trattamento.

Una piccola cronostoria la sibutramina prodotto dalla società americana Abbott, è stato approvata in Europa pochi anni dopo il divieto, nel 1997, dei soppressori dell'appetito come isomeride ( dexfenfluramina) o fenfluramina, a causa degli effetti collaterali sul sistema cardiovascolare e malattia polmonare. Ma in realta la sibutramina è una feniletilamina, sviluppata originariamente come antidepressivo, nel corso degli studi, l'azione antidepressiva si è rivelata modesta rispetto a quella anoressizzante ed è stato e registrato come farmaco per l'obesità.

Ora solo Xenical (Orlistat) da Roche rimane sul mercato con Alli (GlaxoSmithKline). Questi farmaci non hanno lo stesso meccanismo d'azione in quanto influenzano l'assorbimento di grassi e i loro effetti collaterali più comuni sono diarrea, deiezioni oleose improvvise e disturbi digestivi.


Farmaci anti depressivi
Antidepressivi sono probabilmente inutili nella maggior parte dei pazienti a cui sono prescritti, ma la loro efficacia non è in dubbio, però solo in forme molto gravi di depressione. Questo è in sostanza la conclusione dei ricercatori degli Stati Uniti in un articolo pubblicato in JAMA (Journal of the American Medical Association) da Jay Fournier (University of Pennsylvania) con sei studi che hanno messo a confronto gli effetti terapeutici degli antidepressivi a quelli placebo, i pazienti sono stati trattati con imipramina, un classico degli antidepressivi triciclici e da paroxetina, una molecola della famiglia degli inibitori della ricaptazione della serotonina (il Prozac). In definitiva, qualunque sia il farmaco, la situazione è la stessa. Per i pazienti con depressione molto grave, l'efficacia degli antidepressivi è superiore al placebo, mentre invece i benefici di queste molecole appaiono minimi o inesistenti in persone affette da depressione di grado lieve o moderato.

Jay Fournier si dimostra sorpreso di come la classe medica non è a conoscenza che la loro prescrizione è rivolta solo in coloro che soffrono di gravi forme di depressione. Tuttavia non è facile per gli i medici distinguere i segni di reazione depressiva legata a un evento della vita per poche settimane dalla vera depressione, non è sempre evidente, né ai medici di medicina generale (80% degli antidepressivi sono prescritto dai medici di famiglia e non dai specialisti).

La relazione tra le due patologie è complessa in quanto l'incapacità di adempiere ad una rigida prescrizione alimentare unita allo sperimentare numerosi fallimenti, può favorire l'insorgenza di sintomi depressivi , spesso l'utilizzo del cibo come "antidepressivo" non fa altro che peggiorare in maniera inesorabile la situazione.

Credo che però il fallimento non sia tanto nei farmaci ma nell'approccio, i farmaci vanno sempre utilizzati sotto controllo medico nell'ambito di un percorso terapeutico. I farmaci per obesità vanno accompagnati con una dieta ipocalorica e un programma di attività fisica per brevi periodi di tempo al fine di abituare il paziente a ridurre il consumo di cibo. La stessa cosa per i pazienti con depressione il farmaco deve essere accompagnato da una terapia psicologica o nell'obesità con depressione da entrambe.

lunedì 1 febbraio 2010

Mc Donald diventa Mc Italy (il futuro Mc Pasta Mc Spaghetti e Mc Pizza?)

Mcdonald’s diventa sempre più italiano, hamburger di carne proveniente da allevamenti italiani con i prodotti tradizionali come Asiago, Bresaola, Parmigiano Reggiano, Pancetta. È di questi giorni la polemica intercorsa tra il quotidiano inglese Guardian e il ministro Zaia, il giornale accusa il Ministro di avere svenduto la produzione italiana di qualità, l’altro urla covo di comunisti. Qui la politica non c’entra, sono anni almeno 30 anni che l’Italia spende miliardi di euro per fare la promozione all’estero per fare capire che i prodotti italiani sono prodotti di qualità per giustificare un prezzo alto e ora Mc Donald's diventa testimonial del Made in Italy nel mondo.

Nonostante io non sia d’accordo con questa iniziativa alcune considerazioni da parte di Zaia sono in parte condivisibili ed emerse a Milano durante un Focus Group sul Marketing e Comunicazione dei prodotti italiani all’estero.

Le aziende italiane non parlano ai giovaniQuesto ahimè è un dato di fatto, tutto il lavoro fatto negli ultimi anni sul vino e sulla gastronomia ha coinvolto poco i giovani, ci si è rivolto a quelle fasce di età con capacità di reddito, che andavano dai 25 anni in poi. Molti giovani se in casa non hanno dei genitori che educano è difficile che imparino le tradizioni alimentari.

Una produzione senza mercato
Le produzioni del made in Italy nonostante la comunicazione, nonostante i proclami di conquista del mondo, ristagnano, i motivi sono diversi, tante valutazioni sbagliate, l’avere scelto fasce alte del mercato e di lusso, la strategia dei prezzi alti ha portato molti prodotti a essere fuori dal mercato e poco concorrenziali, la crisi economica ha fatto il resto. Ho già parlato in questo blog della crisi della mela e della crisi del parmigiano reggiano.

La mancanza in Italia di un gruppo interlocutore e una classe dirigenteLe aziende italiane o meglio i dirigenti sono troppi occupati a spartirsi le poltrone delle varie associazioni di categorie da Assoalimentare, Assica, Federalimentare, Camere di Commercio, assicurandosi in molti casi doppio stipendio se non triplo, oppure ricercano solo agevolazioni e finanziamenti, questo ha portato le aziende a non essere più orientate al mercato ma ai finanziamenti, alla politica e alle poltrone.

Chi avrebbe dovuto scegliere il ministro Zaia come partner per una ristorazione veloce e adatta ai giovani?
Barilla oramai è lanciato nei prodotti globali vi ricordate con Fantasie di sole, Giovanni Rana si è lanciata nella ristorazione con le trattorie. Buitoni oramai è del gruppo Nestlè svizzero. Parmalat? Cirio? Ferrero? Lavazza? Ci sono poi dei marchi di ristorazione veloce ma sono un po’ come dire, in odore di strani finanziamenti come "Fratelli della Mozzarella" e "Verde Pomodorino". C’è un organizzazione di ristoranti italiani all’estero rappresentativa e degna di questo nome, capace di fare da testimonial dei prodotti "made in Italy"?

Tuttavia ministro Zaia c’era modo e modo, di fronte alla crisi di alcuni prodotti del made in Italy nel trovare un mercato, il ministro si trasforma in agente di commercio, sarebbe stato opportuno che altre figure avrebbero fatto questo, in fatti nel sito del Ministero vengono indicate le quantità commercializzate.

Questo è il futuro del made in Italy?
Dallo Slow Food al Fast Food.
Che Mc Donald possa aiutare i giovani a conoscere le nostre tradizioni alimentari, aiutare a mangiare meglio e fare conoscere i prodotti italiani nel mondo, mi creda è un azzardo, sa un po’ di strategia da situazione disperata. A breve nei panini Mc donald's all'estero hamburger con Parmigiano Reggiano, non c'è nulla di peggio che del parmigiano caldo liquefatto su un panino, non credo che valorizzi il prodotto. Il panino di Mc Donald simbolo della globalizzazione dell’agricoltura italiana!

Da una parte trovare questi prodotti da McDonald è positivo, amplia la scelta ma nutro dei seri dubbi sulle modalità di preparazione, mi chiedo, ci potevano essere delle alternative? I giovani sceglieranno veramente meglio? La tracciabilità riguarda solo il mc italy o tutta la produzione di McDonald's ? Questa operazione crea valore ai prodotti italiani o a Mcdonald's?

A Mc Donald's invece i miei complimenti, sono riusciti a sfondare nel paese dello Slow Food, della tradizione alimentare e di portarla anche fuori. In ogni paese Mcdonald sta portando avanti una politica di diversificazione dei prodotti puntando alle tradizioni locali, come potete vedere qui, in Italia, rispetto al 2008 il 2009 si è chiuso con un aumento del 9,2 % del fatturato (834 milioni di euro), un aumento dei clienti del 6,3%, 30 nuovi punti vendita nel 2009 e 30 nuove aperture già programmate per il 2010.

Ma la prossima novità a cui sta lavorando Mc Donald's sono i Mc Pasta. Un tentativo già fatto con Mc spaghetti , nel continente australasia, e Mc pizza a quando? Ma le aziende italiane non possono creare loro una ristorazione veloce per i ragazzi a budget low cost?

Una sola cosa mi chiedo perché del successo delle tradizioni alimentari italiane se lo deve sempre trarre vantaggio qualcun altro?

Divertente ed esplicativa la verifica della Dr.Ferretti sul celebre Panino, di wik's kitchen e di Cavoli a merenda, sembra deludere gli avventori sia nel gusto che nel rapporto qualità/prezzo!
Fonte foto spaghetti mc donald's: Chianweiblogspot.com