domenica 5 agosto 2012

Meno del 40% dei lattanti di sei mesi sono allattati al seno


In questi giorni Oms dedica tutta la settimana all''allattamento al seno, la World Breastfeeding Week, con questa iniziativa vuole sostenere l'importanza dell'allattamento materno. Quest'argomento lo abbiamo qualche volta solo sfiorato, anche perchè i miei lettori sono più grandicelli ma con lo spirito di scapestrati bebè. 

Ci sono mamme che nonostante la volontà di allattare non ci sono riuscite e meritano tutto il nostro rispetto e comprensione, mentre invece ci sono mamme che in qualche modo si sono sentite a disagio, ricordo una riunione di manager di qualche anno fa' si parlava di latte e l'amministratrice delegata dell'azienda esordisce dicendo, "una donna non è mica una mucca"

Questa visione negativa dell'allattamento al seno mi aveva molto colpito, nessuna mamma che allatta deve sentirsi a disagio, allattare dovrebbe essere un gesto spontaneo e naturale. questo dato del solo 40%  è un dato non positivo d'allattamento materno ma non mi stupisce.

Credo che l'allattamento materno abbia bisogno di sostegno esterno cioè da parte degli operatori, medici, infermieri, al mondo del lavoro che pretende che una donna torni prima possibile al lavoro. Anche la famiglia devo aiutare la donna che allatta, occuparsi i primi mesi del bambino è molto stressante e faticoso, quindi potere contare sul valido aiuto di mamme, zie e  marito è molto importante.


Il latte materno è l'alimento ideale per i neonati e lattanti.
Dà ai bambini tutti i nutrienti di cui hanno bisogno per un sano sviluppo. E 'sicuro e contiene gli anticorpi che aiutano a proteggere i bambini dalle malattie infantili più comuni - come la diarrea e la polmonite, le due cause principali di mortalità infantile in tutto il mondo. Il latte materno è prontamente disponibile e accessibile e contribuisce a garantire che i bambini ricevano un sostentamento adeguato

Vantaggi per le madri
L'allattamento al seno favorisce anche le madri. La pratica dell'allatamento al seno è associata ad una naturale metodo di controllo delle nascite (98% nei primi 6 mesi dopo la nascita). Riduce i rischi di cancro al seno, diversi studi hanno indicato che le donne che allattano vanno in menopausa più tardi, aiuta le donne a tornare al loro peso pre-gravidanza in modo più veloce e riduce la possibilità di sviluppare l'obesità.

Benefici a lungo termine per i bambini
Al di là dei benefici immediati per i bambini, l'allattamento al seno contribuisce a una vita di buona salute. Gli adulti che sono stati allattati al seno, come i bambini spesso hanno una pressione sanguigna più bassa, il tasso di colesterolo è più basso, hanno meno la possibilità di sviluppare sovrappeso, obesità e diabete di tipo 2. Ci sono studi che sostengono che le persone che sono state allattate al seno fanno migliori test di intelligenza.

Perché preferire allattamento al seno 
Il latte artificiale non contiene gli anticorpi presenti nel latte materno. Quando latte artificiale non è adeguatamente preparato, ci sono alcuni rischi derivanti dall'uso di acqua non potabile e strumenti non sterilizzati o la potenziale presenza di batteri nel latte in polvere. La malnutrizione può essere causata da eccessiva diluizione formula .

HIV e l'allattamento al seno
Una madre sieropositiva può trasmettere l'infezione al suo bambino durante la gravidanza, il parto e l'allattamento. Il trattamento con Antiretrovirali  riduce fortemente il rischio di trasmissione dell'HIV attraverso l'allattamento. La terapia con antiretrovirali migliora le probabilità di sopravvivenza dei neonati, anche nel caso in cui il lattante sia HIV infetto.

Regolamento per le formule artificiali 
Un codice internazionale disciplina la commercializzazione delle formule sostitutive del latte materno è stato adottato nel 1981. 
- Tutte le etichette delle formule e le informazioni devono indicare i benefici dell'allattamento al seno e dei rischi per la salute delle formule sostitutive.
- Nessuna promozione di sostituti del latte materno può essere fatta;
- Non possono essere distribuiti campioni gratuiti di latte artificiale

Il supporto per le madri è essenziale
L'allattamento al seno deve essere appreso e molte donne incontrano difficoltà all'inizio. Dolore al capezzolo, e la paura che non ci sia abbastanza latte per sostenere il bambino sono comuni. Le strutture sanitarie che supportano l'allattamento al seno sono più di 20 000 "baby-friendly hospital" servizi in 152 paesi grazie ad una iniziativa OMS-UNICEF.

Lavoro e l'allattamento al seno
Molte madri che tornano a lavorare abbandonare l'allattamento al seno parzialmente o completamente, perché non hanno tempo sufficiente, o un luogo per allattare, estrarre e conservare il loro latte. Le madri hanno bisogno di un luogo sicuro, pulito e privato nella zona di loro lavoro per continuare ad allattare. L'attivazione di condizioni sul posto di lavoro può aiutare a continuare l'allattamento, diano esempio le aziende del settore alimentare.

L'inizio del divezzamento
Oms raccomanda di non abbandonare l'allattamento al seno con lo svezzamento ma di continuarlo con gli alimenti fino ad almeno come minimo un anno.

mercoledì 1 agosto 2012

I farmaci generici sono dei farmaci come gli altri?

Domanda di Margherita D.: I farmaci  generici che mi propongono in farmacia sono uguali come i farmaci di marca?

Di questi giorni la notizia che i medici forse in futuro dovranno prescrivere il principio attivo e non più il nome del farmaco, una sorta di rivoluzione nel settore farmaceutico che mira più che altro a tagliare il rapporto tra medico e azienda farmaceutica un rapporto "malato", tuttavia va anche detto che il prezzo dei farmaci di diverse fasce sono fissati dallo Stato e non dai medici anche qui il rapporto tra organi dello stato e aziende farmaceutiche è "malato", qualcuno della mia età ricorderà la favola dei Poggiolini.

Il  ricorso ai farmaci generici è stimolato al fine di ridurre la spesa pubblica o meglio trasferire i costi dal pubblico al privato, io stato posso garantirti il generico se vuoi un farmaco firmato compratelo tu, sembra questo in sintesi quello che al vero "malato" viene proposto.

Questo sistema dal mio punto di vista per essere valutato ha bisogno di un tempo più lungo, difficilmente garantirà una minore spesa pubblica generale al contrario sul lungo periodo i farmaci di marca aumenteranno molto di prezzo, tanto per chi non vuole spendere c'è il farmaco generico e la possibilità di un numero più alto d'ospedalizzazioni, ma  temo sarà un prezzo che pagherà solo il cittadino e non lo stato o le assicurazioni.


La concentrazione della molecola attiva in teoria è equivalente, ma nella pratica?
Tutti i farmaci generici vengono autorizzati pertanto devono rispondere ai requisiti di sicurezza e qualità in teoria, la concentrazione della molecola nel sangue deve essere simile, tuttavia è ammessa una differenza di bioequivalenza sul principio attivo che può arrivare anche al - 20% .
Possono inoltre contenere un altro eccipiente e presentare una differente forma, taglia, colore.
Il consiglio più semplice può essere quello di chiedere se c'è il generico dello stesso laboratorio del farmaco di marca anche se non in tutti i mercati c'è, ma pare che più di un azienda stia programmando anche questa eventualità.

Da chi sono prodotti i farmaci generici?
Bisognerebbe differenziare i farmaci generici che vengono prodotti dalla stessa azienda o per lo meno dello stessa azienda farmaceutica multinazionale rispetto ai farmaci generici prodotti da altre aziende sparse per il mondo, sovente si è potuto notare che è la stessa multinazionale farmaceutica che ha deciso di delocalizzare la produzione in paesi esteri chiudendo parte della produzione nel paese d'origine, non è un grande affare per la collettività che vuole dire meno posti di lavoro e meno investimenti in ricerca nel paese d'origine. 

Nelle etichette dei farmaci generici i produttori hanno spesso solo una casella postale o una rappresentanza differita nel nostro paese, sovente una società srl, hanno la sede in un paradiso fiscale dei Caraibi e il farmaco viene prodotto in India, Pakistan, Cina sulla cui sicurezza dell'utilizzo delle materie prima ci sono molti dubbi e già qualche scandalo. Il tutto fa pensare alla minore spesa e massimo profitto, lo stato in questo modo legalizza con la scusa della minore spesa un sistema poco trasparente ai limiti della legalità.

Mi risulta che non in molti paesi dell'Unione Europea i farmaci generici sono dispensati dal fornire studi tosssicologici, clinici e farmacologici in quanto il principio attivo è gia noto, per invece i farmaci equivalenti prevedono uno studio su un piccolo esiguo e ristretto gruppo di volontari.

Farmaci generici e farmaci equivalenti?
Il farmaco generico è quello che ha lo stesso principio attivo, mentre farmaco equivalente per la legge italiana è il farmaco generico chiamato equivalente per un maggiore grado d'accettazione, in genere si intende il farmaco che dovrebbe avere la stessa efficacia, ma sono due concetti qualche volta diversi, che possono generare confusione e diversa interpretazione. 

Il cambiamento di un' eccipiente può modificare l'efficacia?
Eccipiente in genere non è un ingrediente terapeutico, come il lattosio, però può favorire in persone con allergia reazioni d'intolleranza. Anche se le agenzie di sicurezza del farmaco rassicurano sulla composizione qualitativa e quantitativa, la modifica della formula con il cambiamento d'eccipiente può avere un efficacia minore o ritardare l'effetto del principio attivo, come il caso in fase attuale di studio del farmaco generico del Vancomycine.


Sono medicamenti a rischio?
Sulla differenza di concentrazione le agenzie di sicurezza del farmaco rassicurano e indicano che le conseguenze sono nulle o minime e consigliano la stretta vigilanza in merito a orari, frequenza e quantità, sospetto che sia una risposta più politica che reale.

Importante è non lasciare solo il paziente, spesso in Farmacia mi sono sentito chiedere vuole il farmaco di marca o il generico solo che non tutti hanno la possibilità di sapere cosa scegliere e il  medico non sa se il paziente prenderà un generico o meno e quale, molti pazienti prendono più farmaci e hanno più patologie è più complesso fare questa valutazione.

Diventa più attivo il ruolo del farmacista, anche se il principio attivo è lo stesso la formula potrebbe essere diversa, con effetti collaterali diversi, in teoria io sarei favorevole a considerare il generico un farmaco con lo stesso principio attivo ma diverso, mai abbandonare il principio di precauzione.

Nella pratica pensiamo al Rocephine, il generico dopo la ricostruzione della polvere nel solvente impiega ben 5 minuti prima di diventare chiaro e iniettabile, il farmaco di marca invece è immediato. Pertanto nei generici è bene sempre leggere il foglietto illustrazione allegato stesso principio attivo non vuole dire stesso farmaco o con il farmaco a cui si era abituati.

Pensiamo ai cerotti antidolorifici, che io utilizzo per via dell'ernia del disco, il farmaco generico lo pago il 20% meno ma è difficile da utilizzare e applicare, non sta fermo aderisce male alla pelle, si muove spesso, sono tornato al mio farmaco di marca, il mio sarà anche un pregiudizio ma il medicamneto era più lento e non era disposto ad aspettare, anche che se non me lo rimborsa nessuno, non valeva la pena l'acquisto.

Diverso invece il caso dell'aspirina dove il generico non mi ha dato alcun problema.

Generalizzare è difficile perché dipende dalla patologia, dal generico e a chi il principio attivo viene prescritto  ma il principio di cautela dovrebbe essere d'obbligo.

Teniamo sempre presente che per definizione i farmaci generici possono essere prodotti solo fuori dal periodo di protezione brevettuale che dura diversi anni in genere dieci, solo allora il farmaco può essere prodotto da altre aziende farmaceutiche e offerto sul mercato a un prezzo inferiore, ma in un mondo che guarda avanti all'innovazione, dove ogni giorno ci sono nuove terapie e nuovi farmaci, quanti anni  di vita potranno avere i farmaci generici? Il loro utilizzo rischia di essere limitato per il futuro, politiche di spesa che si basano sul risparmio e utilizzo dei generici rischiano con gli anni di essere poco corrette.


Possiamo esigere un generico uguale al farmaco d'origine?
In teoria si ma dipende se c'è in commercio, inutile dire che non sempre è possibile, quale aziende produce lo stesso farmaco per un prezzo inferiore ?

Il medico può opporsi alla sostituzione di un farmaco con un generico?
La legislazione è in modifica per cui faccio riferimento a quello che vale oggi giorno, in teoria si ma deve essere una scelta giustificata, possono scrivere sulla ricetta farmaco non sostituibile.

I farmaci generici possono dare problemi?
Come tutti i farmaci possono avere effetti collaterali, il consiglio e di avvisare subito il medico indicando il generico utilizzato e reazione in modo che possa indicarle cosa fare.

Conclusioni: il rapporto tra aziende farmaceutiche e medici non è stato mai chiaro e trasparente come il rapporto tra organi dello stato e aziende farmaceutiche, abbiamo avuto dei farmaci che negli anni avevano un costo incredibile e non giustificato con il bene placido e la connivenza di tutti Stato, Medici, Aziende Farmaceutiche. 
Il ricorso al farmaco generico potrebbe essere un ottima scelta non solo politica ma anche economica il problema è che questa ha dei lati oscuri troppo evidenti che non garantiscono sufficientemente tracciabilità, sicurezza, legalità e sopratutto il principio di minore spesa non si sa per chi e per quanto tempo e sopratutto per la salute di chi?
Quello che vorrei fosse chiaro che il principio attivo potrebbe essere simile ma i farmaci generici possono essere uguali come possono anche essere diversi.