giovedì 28 febbraio 2013

Let's Ketchup. Fa bene o fa male la salsa Ketchup ai bambini? Test sulle salsa Ketchup

Dagli anni '80 da quando i primi Fast Food stile americano vennero aperti in Europa, si è iniziato a prendere confidenza con il Ketchup. La salsa era già conosciuta anche prima ma è stata la diffusione dei fast food che ha portato nelle nostre abitudini alimentari l'utilizzo della salsa Tomato Ketchup.
Tanto che oggi qualsiasi superficie di vendita dal piccolo punto vendita al supermercato hanno un'ampia offerta di tomato ketchup, alcuni riescono ad avere più di 10 referenze di Tomato ketchup, segno che è un prodotto di successo.

Ci troviamo di fronte a quello che si può definire un prodotto maturo tanto che oltre ad avere il Ketchup classico, abbiamo il ketchup piccante, il Ketchup molto piccante, il ketchup con saccarina, Ketchup con stevia, il ketchup bio, Ketchup con aceto balsamico, il Ketchup gluten free, il Ketchup per Kebab, il ketchup private label per accontentare tutte le sfumature di gusto e di tasca possibili.

Credo di essere uno dei pochi a non credere alla favola della salsa di origine malese. Sono stato in Malesia e credetemi le salse che si usano per insaporire sono a base di pesce fermentato, non vi racconto l'odore, non hanno nulla a che fare con il Tomato ketchup anche se l'agrodolce fa parte della cucina di molti paesi dell'Asia.

Origine della salsa lo trovo poco interessante, credo sia più d'origine europea che asiatica, ha poi avuto una sua evoluzione in America, senza polemica mi ricorda il bagnet ross piemontese.
In uno dei miei primi soggiorni in America al primo barbecue, 
Che salsa vuoi per la bistecca? 
Senza nulla grazie
mi hanno tutti guardato male come se in Svizzera uno dice non mi piace il cioccolato. Negli Usa salsano tutto, segno delle papille gioiose molto adolescenziali, un bisogno di sensazione di sapore non si sa se per un gusto confuso o della voglia d'emozioni di gusto di fronte ad una alimentazione monotona.



Ketchup fa bene o fa male?
Il problema non è chiedersi se il ketchup fa bene o fa male ma essendo questa una salsa, dipende sia dalla quantità che dall'alimento con cui la mangiamo.
Teniamo presente che l'80% dell'uso alimentare riguarda l'accompagnamento con le patatine fritte. La  presenza nei fast food serve a consumare più patatine fritte e a fare venire sete, visto alto contenuto di sodio, di conseguenza a consumare più bevande, in sintesi a spendere di più.

Dal punto di vista nutrizionale è vero che è a ridotto contenuto di grassi quasi allo zero ma ha un contenuto di zucchero e sodio non indifferente è difficile consumarne grandi quantitativi, qualche cucchiaio 20 o 30 grammi non credo che si vada oltre (almeno lo spero), ma con  ragazzi è sempre difficile fare considerazioni di quantità.

Come tutte le salse di pomodoro contiene licopene in 15 g più o meno 2, 5 mg, proprio per l'abbinamento con cibi non sempre sani per me non ne giustifica l'uso.

Tab.1 Ingredienti Tomato Ketchup Heinz, Ketchup Calvè, Ketchup Natura è piacere


Tomato Ketchup nei bambini
C'è una certa età nella fase di pre adolescenza e prima parte dell'adolescenza in cui si va alla ricerca di sapori forti dal gorgonzola alle patatine fritte, è una fase di transizione del gusto, dove nulla è mai troppo gustoso.

Per me non bisogna fare in modo che sia un abitudine ma nemmeno demonizzare, qualche volta, ogni tanto magari si sempre no, importante che non diventi un abitudine consolidata, perché vuole dire abitudine alla salse che poi diventano salsa maionese, salsa tonnata, salsa cocktail, non porta a comportamenti corretti.

Un mio carissimo amico mi ha detto ieri "Eisten diceva che una volta che il cervello si apre a nuove idee e nuovi saperi non si torna indietro" la stessa cosa credo valga per l'educazione al gusto facendo provare ai ragazzi più sapori e prodotti di qualità, ampliando il loro senso del gusto sono certo che impareranno a fare delle buone scelte.




Le proposte al supermercato sono multiple, ma cosa orientarci per la scelta?
Come abbiamo sempre detto la cosa basilare è la minore lista ingredienti, lo so che in questi giorni c'è la polemica degli ingredienti non dichiarati nelle etichette dalla scandalo di carne di cavallo, ma non possiamo andare in giro con il kit del verifica etichetta, io vi do qualche suggerimento per prendere meno bidoni possibili, faccio del mio meglio in questo senso.
Un invito a valutare gli ingredienti nel complesso e a chiedetevi sempre ma io a casa lo farei cosi?

Tab. 2 Ingredienti Tomato Ketchup Mcdonalds, Ketchup Mutti, Ketchup Rubra



Di quali ingredienti dubitare ? 
La ricetta industriale e la ricetta casalinga, a volte può essere uguale a volte no, seguono due logiche diverse, quella industriale fornire a un prezzo contenuto un prodotto di una certa qualità o di qualità medio basso come le private label, a volte anche fornire un prodotto simile a quella di marca con un rapporto accettabile qualità/ prezzo. Quella casalinga soddisfa il bisogno di qualità,  la sicurezza di sapere quale ingredienti si adopera, la sicurezza della genuinità ma parlando di salse è molto difficile parlare d'alimenti adatti a un alimentazione sana dipende da cosa si accompagnano. 

Tra gli ingredienti ho visto troppo spesso il concentrato di pomodoro, ho un olfatto sensibile e il suo odore mi disturba, preferisco pensare e leggere che si adoperi pomodoro. 

Non amo quando sulle confezioni vedo Acqua e amido di mais, la presenza d' addensanti (se già utilizzi un concentrato di pomodoro, che cosa addensi?) sono ingredienti che non mi danno una sensazione positiva, Sono ingredienti che non mi stimolano l'acquisto, mi piacerebbe sapere l'origine dell'amido di mais se da agricoltura convenzionale o se da mais importato OGM.

Lo sciroppo di glucosio fruttosio è una nostra vecchia conoscenza, di cui abbiamo già parlato un ingredienti che rende molto più palatabile un alimento, sostituisce lo zucchero, costa meno ma sul fatto che sia un ingrediente di qualità ci sono molte perplessità.

Solo aromi e non aromi naturali anche questo non mi aiuta a stimolare l'acquisto.
Aceto di alcool è l'aceto che costa meno, io preferisco scegliere prodotti con l'aceto di qualità come vino, mele, ecc.

D'altronde se il ketchup non ha una buona fama salutistica una ragione ci sarà ma più che il profilo nutrizionale o la quantità consumata mi desta più perplessità la qualità degli ingredienti in generale, sembrano tutti tirati al risparmio.


Tab.3 Ingredienti Tomato Ketchup Coop, Ketchup Carrefour, Ketchup Esselunga


Cosa non c'è in etichetta? (sodio, provenienza della materia prima, green economy)
Se guardiamo il profilo nutrizionale la maggior parte delle etichette è incompleto, non indica il sodio, particolare di non poco conto dato che il sodio / sale è uno degli ingredienti principali, dove è indicato abbiamo valori per 100g di 1,2 g di sodio (il 50% del sodio giornaliero raccomandato dall' Oms), un valore molto alto, alcune come quella a marchio Esselunga non ho visto il profilo nutrizionale.

Per quanto riguarda invece gli ingredienti non viene mai indicato la provenienza del pomodoro sia quello di pomodoro che di semiconcentrato o concentrato, il pomodoro è ingrediente principale diciamo che il ketchup in generale sembra figlio di madre e padre di provenienza ignota.

Solo il prodotto ketchup Billa dichiara di essere italiano, mentre Rubla dichiara di essere la ricetta versione italiana del Ketchup. 
Nessun ketchup (tranne Heinz) sembra invece interessato all'economia green al riciclo e alle impatto ambientale sia nella produzione che nelle commercializzazione, un punto di debolezza di tutti i marchi dal momento che sono sopratutto i ragazzi i maggiori clienti, in teoria quelli più sensibili alla green economy.

Tab.4 Ingredienti Tomato Ketchup Sugar Free Fior di Pomodoro, Calvè Stevia, Kraft Mato Mato


*stevia =  glicosidi steviolici

Quale è il più buono Tomato ketchup in vendita?
Per me i migliori sono quello che costa meno e quello che costa di più, per me il ketchup Heinz tra tutti gli altri ketchup è quello che ha il sapore originale, il migliore rapporto qualità/prezzo, un sapore molto da gusto "americano"gli altri sono tutti delle imitazioni più o meno buone ma sembrano ketchup alcuni più cremosi per adattarsi al gusto "europeo", più palatabili ma dagli ingredienti più discutibili. Il migliore che ho provato secondo me però è il Ketchup Bio Classico Natura è Piacere di Tuttovo, una buona selezione degli ingredienti ma con due piccole leggerissime differenze : il prezzo e l'aglio.

Il Ketchup Bio Classico Natura è Piacere costa 15 euro al chilo è decisamente alto, è un prodotto d' alta gamma, una selezione degli ingredienti molto interessante, ma ne pas donè!
La presenza tra gli ingredienti dell'aglio anche se leggera, diciamo che l'aglio è presente in molte ricette casalinghe e come aroma in qualche prodotto industriale, ma essendo un prodotto d' alta gamma non poteva non sapere del non gradimento di più persone, ma sappiamo che proprio per questo può essere anche più gradito.

Sempre Tuttovo ha sia una versione piccante che una a ridotta contenuto di zucchero, sostituendo lo zucchero di canna contenuto nella versione bio classica con concentrato di mela e aceto di mele, lo si può trovare a Milano presso Eat's Excelsior.

Tab.5 Tabella nutrizionale Tomato Ketchup Sugar Free Ketchup Calvè Stevia, Ketchup Kraft Mato Mato, Ketchup Fior di Pomodoro


Tomato Ketchup con saccarina, Tomato Ketchup con Stevia
Sono ben tre ai supermercato i Ketchup con edulcoranti, ketchup con saccarina sono Ketchup Fior di pomodoro lo trovate all'Esselunga e Kraft Mato Mato in tutti i maggiori supermercati e la novità è il Ketchup Calvè classico con Stevia, sulla stevia abbiamo già diffusamente parlato.

Posso dire di non capire tranne che per una ragione di marketing a meno che non siate diabetici, perchè sostituire lo zucchero con edulcoranti, dal momento che è difficile consumare tanta salsa ketchup.
Anche se personalmente non sono d'accordo ma comprendo bere una coca cola light dove una lattina sono 330 cl, dove in teoria (solo teoria) c'è una minore assunzione di calorie ma sul ketchup di pochi grammi, facciamo ridere i polli.

In altre parole sono stati creati per coloro che vogliono credere di perdere peso risparmiando sulle calorie del ketchup ... ma non delle patatine fritte!

Tab. 6 Tabella nutrizionale Tomato Ketchup Private Label: Katchup Coop, Ketchup Carrefour, Ketchup Unes, Ketchup Billa 


Okkio al prezzo
Come vediamo nelle tabelle il prezzo varia poco da 0,99 a 1,59 alla confezione tranne Ketchup Calvè Stevia e Ketchup Tuttovo la differenza è nella quantità del contenuto da 2,70 a 560g, quindi guardate sempre il prezzo al kg. per esempio la più conveniente sembra la Calvè classica a 0,99 ma ha meta del contenuto della Heinz a 1,59, piccole differenze che contano.
Da segnalare la salsa Mcdonalds tra quelle del supermercato una delle più care il triplo della Heinz (2,79 e 6,36) ma non percettibile al gusto la differenza qualitativa.
Poco significative le differenza di prezzo tra prodotti di marca e private label, che costano qualcuno qualcosa di meno ma non con grandi differenze, anche se tutte le catene di supermercato danno maggiore visibilità e spazio al proprio prodotto.

Tab.7 Tabella Nutrizionale Tomato Ketchup di Marca: Ketchup Heinz, Ketchup Calvè, Ketchup Mcdonald's, Ketchup Rubla



Conviene fare il Tomato ketchup a casa?
In teoria si è un altra cosa ma nella pratica secondo me per la quantità consumata non sempre, in rete la ricetta più diffusa è quella del Ketchup di Jamie Oliver, quando consumi tutto quel ketchup a casa?  

La ricetta di una ricetta casalinga di Tomato Ketchup della nostra blogger Maria Luisa

Sintesi: meglio non fare l'abitudine a queste salse, non tanto per il profilo nutrizionale ma per me la qualità degli ingredienti, meglio una versione casalinga. Accompagnarla con le patatine fritte non è forse l'indicazione migliore ma è quella più frequente. La salse in cucina devono valorizzare al meglio i cibi che accompagnano mentre invece io credo che oggi la maggior parte della salse industriali coprono il sapore degli alimenti, omologando il gusto (+ sale + zucchero)
Ieri ero al supermercato e vado nel carrello di fronte a me una signora con ben 5 confezioni di ketchup, vede che la guardo strano e mi dice sa ho un bambino a casa, certo che 5 confezioni di Ketchup da 560g, più di 2,5 kg in una sola volta, ma quanto e cosa mangia quersto bambino? Io con 4 figli ne prendo una, se va bene una volta all'anno! 

Personalmente lo uso poco, cosa ne pensate del Tomato ketchup?


Note tecniche del test
Ho selezionato 14 prodotti nei supermercati
Ketchup Heinz
Ketchup Calvè
Ketchup Calvè Stevia
Ketchup Mutti
Ketchup Cirio Rubra
Ketchup Mcdonald's Develey
Ketchup Natura è piacere di Tuttovo

Ketchup Kraft Mato Mato
Ketchup Fior di Pomodoro
Ketchup Esselunga
Ketchup Unes
Ketchup Carrefour
Ketchup Coop
Ketchup Billa
Questi ultimi sette non hanno link perchè non hanno on line informazioni sui prodotti

I prezzi sono stati rilevati nella piazza tra Milano e Como presso i Supermercati: Eat's, Esselunga, Coop, Unes, Carrefour, Billa

Ingredienti in etichetta particolarità:

NB Heinz da divesi ingredienti e tabella nutrizionale a seconda del paese di vendita la differenza più importante riguarda gli ingredienti in particolare lo zucchero che in alcuni paesi viene indicato come sciroppo di glucosio, sciroppo di mais e sciroppo di glucosio fruttosio, sarà proprio cosi ogni paese ingredienti diversi?

Tomato Ketchup Heinz Italia: pomodori, aceto di alcool, zucchero, sale , estratti di spezie ed erbe aromatiche, spezie (affine al prodotto americano simply tomato ketchup)


Tomato Ketchup Heinz Svizzera: Pomodori, aceto di vino, sciroppo di glucosio, zucchero, sale da cucina, estratto di spezie e piante aromantiche, spezie


Tomato Ketchup Heinz Usa: concentrato da pomodori maturi, aceto, sciroppo di glucosio fruttosio, sciroppo di mais, sale, spezie, cipolla in polvere, aromatizzanti naturali

lunedì 25 febbraio 2013

La Vitamina D fa dimagrire?


Mara T: Ho sentito dire che supplementi di Vitamina D aiutano a perdere peso, è vero?

Da un po' di tempo si è diffusa la notizia che una carenza di vitamina D è frequente nelle persone che sono in sovrappeso. Il che qualcuno ha pensato che con una supplementazione di vitamina D per raggiungere un livello ottimale dei livelli raccomandati potrebbe aiutare a rimanere normopeso o a perdere peso.

Non è proprio cosi. 

Si è passati dal marketing dei prodotti alimentari al marketing delle vitamine e sali minerali.
Chi non ricorda negli anni '70 lo slogan il pompelmo fa dimagrire? Sono poi seguiti la dieta della banana, il succo d'arancia rossa che fa dimagrire, il vino che fa dimagrire e più recentemente siamo passati a vitamine e sali minerali come per esempio il calcio che fa dimagrire, sempre gli amici del club della promozione del calcio recentemente ha pubblicato uno studio sul rapporto che esiste tra il consumo di latte e premi nobel, sulla falsariga di quello studio tra sul rapporto tra il numero di premi nobel e rapporto con il consumo di cioccolato, ricordate? 

Due risate non si negano a nessuno ma purtroppo la qualità degli degli studi medico scientifici scende sempre di più, questo purtroppo non fa che peggiorare la credibilità di chi si occupa di ricerca, lo dico con rammarico perchè poche persone non rappresentano un intera categoria di persone serie e preparate.  

Il trend della vitamina D
Da qualche anno è la volta della Vitamina D, si  finanziano studi medico scientifici per mettere in relazione la carenza di vitamina D con patologie di grande impatto sul consumatore (qualcuno avrà pensato perchè omega 3 si e la Vitamina D no?).
Così abbiamo letto studi sul rapporto della vitamina D con Alzheimer, la vitamina D con Morbo di Parkinson, la vitamina D con la Sclerosi Multipla, della Vitamina D con il Cancro, certo la vitamina D che aiuta a perdere peso è molto convincente e aumenta sempre le vendite, uno slogan sicuro.

Uno studio suggerisce un ipotesi sulla relazione tra Vitamina D e peso corporeo
Ultimamente un gruppo di ricercatori avanza una tesi interessante, hanno analizzato diversi studi sul rapporto tra vitamina D e il peso corporeo, giungendo alle conclusioni che effettivamente esiste una relazione tra i livelli di vitamina D nel sangue e il peso corporeo, ma che però non c'è relazione tra dimagrimento e vitamina D. Perchè secondo questo gruppo di ricercatori, la vitamina D è una vitamina solubile e potrebbe essere che viene immagazzinata nelle riserve di grasso e quindi se ne trova meno nelle analisi.

Questo spiega secondo i ricercatori la carenza di vitamina D, più il BMI si avvicina a valori di norma più aumenta la vitamina D nel sangue perchè sono meno le riserve di grasso.

In altre parole un indice alto di massa corporea (BMI) genera livelli più bassi di vitamina D, ma la carenza di vitamina D non è associabile alla perdita di peso cioè non è la vitamina D che ti fa perdere peso, tuttavia gli autori indicano che interventi per ridurre l'obesità dovrebbe portare ad una riduzione della carenza di vitamina D.

Ipotesi interessante quindi la carenza vitamina D rilevata non è la causa dell'Obesità ma una sua conseguenza al momento si avanzano più ipotesi che riguardano l'assorbimento della Vitamina D da parte dell'organismo.

Tuttavia mi occorre ricordare che la carenza di Vitamina D è rara, sopratutto in soggetti che vivono nell'area del mediterraneo, condizioni normali d'esposizione alla luce solare garantiscono livelli accettabili di Vitamina D, poche le fonti alimentari come olio di fegato di merluzzo, pesci grassi, latte e derivati, uova, verdure verdi.

Alcuni gruppi di soggetti potrebbero essere carenti come per esempio le persone anziane e che stanno poco all'aperto, per quanto riguarda invece la popolazione generale attorno all'argomento vitamina D ruota negli ultimi anni una sorta di creazione di terrore sul ruolo di possibile carenza che nonostante qualche ricerca "drammatica" che invita  a raddoppiare i livelli raccomandati non trova consenso nella comunità scientifica.

Quindi carissima Mara per perdere peso tanta buona volontà, dieta ipocalorica e attività fisica magari all'aperto, per fare contenti gli amici del club della carenza di Vitamina D.



Come? Cosa sto facendo in spiaggia?

ipotesi
1) Non penserete mica che sono in vacanza e sto prendendo il sole!
2) Sto facendo il pieno di Vitamina D, lo so è un attività impegnativa ma qualcuno la deve pure fare!
3) Sto facendo la terapia per Dimagrire, seguendo il metodo di una delle più famose cliniche di New York, la Gunther Clinic, va beh però non sarebbe male che per dimagrire basterebbe prendere il sole....

Si fa per sorridere un po'  ...., buona settimana

Riferimento

mercoledì 20 febbraio 2013

Si amplia la truffa delle lasagne di carne di cavallo si riduce la fiducia dei consumatori. Si possono fare delle lasagne light a casa?

Amalia D.: Dobbiamo preoccuparci veramente per le lasagne di carne di cavallo?
Vincenzo M. Quali reali pericoli si corrono nel mangiare carne di cavallo invece che di carne di manzo?
Carla V. : Mio marito vuole sempre lasagne, ma ho visto che ti intendi molti di cucina, siccome sia io che mio marito siamo un po' abbondanti, come possiamo fare delle lasagne light?

Di questi giorni la notizia che lo scandalo delle lasagne di carne di cavallo si è esteso anche ad altri paesi europei come Polonia, Austria, Germania, Svizzera (lasagne Coop), Spagna e Italia (Nestlè, Ravioli al brasato e tortellini di carne Buitoni), ci mancano solo Andorra, San Marino e Città del Vaticano e abbiamo vinto il gioco dell'oca.

Ritiro sul mercato dei grandi marchi dei prodotti
Una notizia che era nell'aria lo scorso weekend ho fatto un giro nei supermercati e ho visto che mancavano alcune referenze di lasagne surgelate, due sono le cose ho pensato o c'è stato un boom di vendite o qualche ritiro precauzionale. Sono andato al banco del direttore "scusi, ma non ci sono più lasagne surgelate?", questo mi guarda come se avesse di fronte un extraterreste "no, alcune le abbiamo esaurite",  avrei voluto chiedergli "e quando le possiamo trovare, sa erano tanto buone", ma mi è venuto troppo da ridere.

Più conveniente truffare che essere trasparenti
Quello che viene fuori al di là della sostituzione è della pratica molto diffusa, non stiamo parlando di una svista di qualcuno che per sbaglio ha sostituito un ingrediente per un altro ma di una pratica scorretta internazionale molto diffusa, questo in un contesto dei stati europei dove i controlli e le certificazioni in teoria sono molteplici a più livelli, dove tutti certificano tutto ma poi basta un controllo casuale che si mette in discussione il sistema dei controlli e l'intera filiera agro alimentare.

Il problema è che i prodotti europei fanno un vanto della loro certificazione e trasparenza a livello internazionale, una figura da salami cosi se mi consentite.

Mi hanno scritto gli amici del club della lasagna surgelata felice, si sono lamentati delle mie affermazioni, perchè dicono che i piatti pronti sono utili e permettono di risparmiare tempo, ragazzi io non ho detto di non mangiare lasagne ma sono certo importerà anche a voi sapere cosa c'è dentro quello che mettete in bocca.


La complessità dei controlli e delle troppe diverse provenienze
La preoccupazione non riguarda la sostituzione di cane di cavallo con manzo ma il fatto della presenza di un antiinfiammatorio Fenilbutazone, rilevato in Regno Unito sulle carcasse di cavallo provenienti dalla Francia, il paese al centro della polemica, si è poi anche scoperto che il 50% della carne di cavallo in Francia arriva dal Canada, complicando ancora di più la vicenda, non se ne viene più a capo.

Si racconta che nel 2010 uno studio su Food and Chemical Toxicology indicava che carne di cavallo da corsa americano, dopati proprio con il farmaco Fenilbutazone erano macellati in Canada, la maggior parte di questa carne, secondo alcune fonti sarebbe stata esportata in Europa in particolare in Francia e forse probabilmente come dire suddivisa in tutta la produzione europea?

è tutto  un susseguirsi di notizie e contro notizie, peggio delle elezioni, secondo le norme europee solo dopo 180 giorni dall'ultimo trattamento anti infiammatorio possibile macellare il cavallo e sarà molto difficile perchè secondo alcuni tecnici dopo tre giorni è difficile dimostrare o rilevare la presenza del farmaco secondo altri no. Giusto per non creare confusione e pacare gli animi, ci fossero due esperti che dicessero le stesse cose!



La truffa non è nel DNA del cavallo, ma in chi l'organizza
Il risultato è una grande bagarre di controlli circa 4.000 ma si potrebbero moltiplicare, dal momento che ogni giorno si aggiunge un nuovo paese. Si prevede una spesa abbozzata dall Unione Europea al momento 3 milioni di euro per verificare con analisi del Dna, la provenienza dell'animale della carne, questo a carico indovinate di chi? Della collettività, cioè noi (Grrrr), anche di quelli che non hanno mai mangiato lasagne surgelate!

Quello che emerge è un pò il tentativo di mettere sotto il tappetto i panni sporchi dilatando i tempi, per il danno economico che tutto il settore potrebbe averne, anche perchè come si scoprono le truffe?. Quando le autorità vanno al supermercato prendono un prodotto e lo analizzano mentre nei campioni inviati dalle aziende, vuoi che ti danno volontariamente quello vero? 

Quando lavoravo nel settore del vino c'erano i controlli per verificare se l'azienda utilizzava il disciplinare delle Doc, cosa di faceva chi sapeva di non essere a posto, si comprava le bottiglie di vino dal vicino o dal produttore che faceva il vino quello che seguiva il disciplinare, gli cambiava l'etichetta e le si consegnava per i controlli. Chi truffa è abituato a farlo c'è l'ha nel Dna suo non in quello del cavallo.

La grande maggioranza dei marchi esternalizzano la produzione, non è raro trovare una sola azienda produttrice cioè un solo prodotto e 4 marchi diversi che lo distribuiscono. Una salvezza per l'azienda se capita uno scandalo dice di cambiare fornitore e così ritorna sul mercato come nuovo.
Il problema nasce perchè chi distribuisce il marchio è interessato solo a curare la sua immagine piuttosto che il prodotto è il caso dei diversi marchi che troppo preoccupati dell'immagine hanno dimenticato la sicurezza.

Però la truffa della sostituzione della carne non è nuova, vitello tonnato con carne di maiale invece che carne di vitello, fagiano sostituito con faraona, agnello sostituito con carne di montone, capra o pecora.

Tuttavia l'elenco dei prodotti non dovrebbe chiudersi qui....




Al momento si escludono problemi di salute
Voglio comunque tranquillizzare nei senso che i prodotti saranno ritirati, la carne di cavallo che si vende nelle macellerie equine è controllata, quindi al momento di esclude qualsiasi problema di salute.
La carne di cavallo non fa male, il  problema riguarda solo i prodotti confezionati già pronti

Al momento riguarda ingrediente carne di bovino che si può trovare in lasagne, ma poco perche il contenuto delle lasagne in commercio il contenuto di carne è molto poco dal 2% al 8% non come le facciamo noi a casa è più besciamella con un po' di carne, potrebbe riguardare anche altri prodotti come pasta ripiena, sughi di carne già pronta ecc
Resta sempre da capire se si possono chiamare lasagne bolognesi della lasagne con il 2% di carne

Riguarda anche tutti quei prodotti semilavorati che finiscono nel settore della ristorazione, ebbene si le lasagne le comprano già pronte anche molti bar e ristoranti veloci.

In sè per se la carne di cavallo non fa male, ha un sapore un po particolare quasi dolce, qualche grammo di grasso in meno e qualche proteina in più, io non la mangio mi fa senso ( se non siete d'accordo ammazzatemi per questo).

Il problema è che se il cavallo è allevato per alimentazione ha diversi controlli, mentre invece il cavallo da corsa non è allevato per alimentazione e questo potrebbe comportare più rischi, di cui però è prematuro parlare.

Anche nell'eventualità di carne con residui di Fenilbutazone, non ci voglio nemmeno pensare, dipende dalla quantità ma male di testa, nausea, vomito sono i sintomi più comuni e ve ne sareste accorti subito, se non ve ne siete accorti, non c'era, è diffiicile che sia accaduto!

Se proprio proprio vi viene voglia di lasagne, fatevele e se qualche volta ve le fate di verdura non vi fanno male di certo!

Il problema riguarda la fiducia dei consumatori nei prodotti trasformati e sulle etichette, io ho sempre sconsigliato l'acquisto anche purtroppo più un prodotto è trasformato più subisce processi che ne trasformano le qualità nutrizionali e più è facile che la truffa si verifichi, purtroppo con le truffe dobbiamo conviverci, unica cosa che si può fare è limitare i danni, imparando e scegliere lasciando certi acquisti a momenti occasionali e fare qualcosa da sé sono certo migliora il vostro umore e la vostra salute.



Come fare delle lasagne light
Le lasagne sono un piatto ricco che si fà nei giorni di festa, sono un invito alla buona tavola alla condivisione del cibo con i propri cari. Io non sono molto favorevole alla lasagne light perchè una dei grandi problemi di chi è a dietà è il gusto, per cui secondo me è meglio mangiare una porzione più piccola invece di una lasagna light, ma non è importante la porzione di lasagne è importante, tutto il pasto.

Errori nutrizionali di valutazione
Una delle cose più difficile nei centri per la riabilitazione nutrizionale è fare mangiare le persone, mangiare dei pasti completi, sono convinte che se mangiano ingrassano, primo secondo e frutta, perchè?

La maggior parte degli obesi e dei sovrappeso si creano l'alibi del piatto unico, mangio una cosa sola cosi non ingrasso, invece è la strategia più errata, nessun pasto completo più voglia di peluccamento perchè c'e un minore indice di sazietà del pasto. 

Prendiamo il caso delle lasagne, delle lasagne come piatto unico
cara, visto che mangiamo solo lasagne fammi una porzione grande
cara, dammi una seconda porzione dopo il primo ci vuole il secondo
cara, c'è ne è rimasto ancora un pezzettino?
in questo modo se ci si ferma quì sono due porzioni extralarge di lasagne , praticamente 3 porzioni normali e non va bene, sarebbero stato molto meglio:
una porzione di lasagne, una bella insalata mista, una macedonia.

Però possimo fare con dei piccoli accorgimenti della lasagne classiche light solo qualche spunto

Carne: spesso utilizziamo la carne trita del supermercato, che hail 15% di grasso, se noi invece andiamo dal macellaio ci facciamo scegliere un pezzo magro possiamo utilizzare della carne con il 5% di grasso.

Besciamella: uno dei metodi più semplici è quello di sostituire del latte intero con del latte parzialmente scremato oppure io non utilizzo burro e utilizzo del latte con la maizena o amido di mais, la mia ricetta è 75g maizena con 100 g di latte intero metto sul fuoco e dopo qualche minuto aggiungo  + 650 g di latte parzialmente scremato oppure faccio metà e metà latte intero e latte parzilmente scremato cosi non adopero il burro.

Formaggio: lo metto solo sopra e non sugli strati, solo alla fine una confezione da 100g per una lasagna da 8 è più che sufficiente.

Ragù . fate un sugo al pomodoro semplice a cui aggiungere la carne senza adoperare lardo, pancetta o burro utilizzando olio e spezie e aromi come pepe e rosmarino

Chiaramente una lasagna con gli spinaci o ricotta e spinaci diminuisce la calorie del 30%, quindi anche con le verdure è un ottimo modo per apprezzare le lasagne.
Oppure anche come la nostra amica Senza perdere la tenerezza Lasagne con i broccoli


venerdì 15 febbraio 2013

Precarietà del lavoro e impatto sulla salute il caso del Diabete di tipo 2


Un argomento  a cui tengo molto è il rapporto tra la crisi economica e l'impatto sulla salute pubblica, un tema poco affrontato sia dalla politica che dalla ricerca.

Sono certo che più persone, in particolare gli addetti ai lavori, hanno notato da qualche tempo nei pronti soccorso sempre più persone si presentano con patologie in un stadio avanzato della malattia e con maggiori complicanze.

C'è poco da dire le ragioni di questa nuova situazione è dovuta alla "trascuratezza" per mancanza di risorse finanziarie, di fatto non fanno la terapia, di fatto risparmiano sulle medicine, risparmiano sulla cura, risparmiano sulla salute.

Non è solo un problema d'anziani, come qualcuno potrebbe pensare ma inizia a coinvolgere anche persone più giovani dai trenta anni in poi.

Alla politica questo argomento non interessa, perché gli effetti della salute della crisi economica si producono con il tempo non ci sono effetti immediati pertanto sarà un problema del futuro.


Precarietà del lavoro e salute
La maggior parte degli studi sulla precarietà del lavoro riguardano l'aspetto psicologico, sentimenti d'inadeguatezza e d' angoscia sono diffusi nelle persone che non hanno un lavoro a tempo indeterminato o hanno un lavoro precario, perché non rende possibile fare progetti esistenziali a lungo periodo gratificanti per la propria vita.

Nei casi più gravi si rischia una crescente fastidio all'incertezza che genera rabbia e violenza che viene repressa sul luogo di lavoro e viene invece sfogata poi nell'ambito personale o nella famiglia (non sono un caso l'aumento delle violenze nell'ambito familiare).

Lo stress unito al senso di  frustrazione, facilmente genera, mal di testa, insonnia, depressione, tachicardia, dermatite, colite, gastrite e non ultimo problemi di disturbi dell'alimentazione del peso come l'obesità.


Insicurezza, precarietà e diabete di tipo 2
Mi è capitato di leggere su un quotidiano francese, più che uno studio un analisi fatta dall' Accademia Francese di Medicina, sul rapporto tra insicurezza e precarietà del mondo del lavoro e diabete di tipo 2, dove viene dimostrata statisticamente l'incidenza dell'insicurezza del lavoro con il rischio di diabete di tipo 2, + 6,9%  rispetto ad gruppi di popolazione con lavoro sicuro.

A questo studio hanno partecipato 1.648 lavoratori precari con lavori a tempo determinato, di un età compresa tra i 30 anni e i 65 anni, tuttavia è sempre difficile dare la responsabilità ad un solo fattore la precarietà le cause del diabete di tipo due sono diverse, tuttavia la precarietà potrebbe essere un fattore scatenante.


Diagnosi diabete di tipo 2
Diabete di tipo 2 è definito dalla presenza di un eccesso cronico di zucchero nel sangue (iperglicemia), da una glicemia superiore a 1,26 g / l (7 mmol / l) dopo un digiuno di 8 ore e da due diversi esami con valori  superiori a 2 g / L (11,1 mmol / l ) due ore dopo l'ingestione di zucchero.

Il diabete di tipo 2, come una vera e propria "epidemia" in Europa, si stima che ci siano oltre 21 milioni di diabetici di tipo 2. La progressione della malattia è legata alla trasformazione dello stile di vita. Il diabete di solito inizia tra i 40 e i 50 anni, ma l'età media della diagnosi è compresa tra 60 e 65 anni, è una malattia senza sintomi tanto che più di un terzo delle persone non sono consapevoli della malattia.

C'è un diabete di tipo 2 nei bambini
Dalla fine del 1990, vediamo la comparsa di questa malattia nei bambini e negli adolescenti. Dicono che è una malattia emergente. Gli esperti prevedono che il numero di casi crescere sensibilmente nei prossimi decenni come la malattia è strettamente legata all'obesità. Come l'adulto, il diabete è, infatti, associato con l'obesità, ma anche ad una mancanza di attività fisica, storia familiare e segni di insulino-resistenza.

La cause del diabete di tipo 2
Diabete di tipo 2 è malattia multi fattoriale, le cause sono ancora in fase di studio. Gli esperti concordano che una combinazione di diversi fattori possono causare l'insorgenza della malattia.
Accanto ad una predisposizione genetica, si possono sommare fattori ambientali come la l'alimentazione e l'inattività fisica, in particolare una dieta caratterizzata dall'eccessico consumo di grassi saturi e zuccheri, inoltre negli ultimi anni sembra avere un ruolo attivo anche il consumo di tabacco.

Fattori a rischio del diabete di tipo 2
- Età superiore ai 40 anni;
- Una familiarità (padre, madre, fratello o sorella);
- Essere in sovrappeso, e in particolare il grasso in eccesso a livello addominale;
- Avere la sindrome metabolica (ipertensione, colesterolo, trigliceridi,)
- Dare alla luce un bambino di peso superiore a 4 kg alla nascita.


Qual è il ruolo della sindrome metabolica?
Questa sindrome è definita dai parametri quali il sovrappeso, pressione alta e valori anomali del sangue soprattutto per il glucosio a digiuno e dei trigliceridi e i valori di colesterolo HDL.
Le persone con questa sindrome sono regolarmente sottoposti a screening per il diabete. In assenza di un trattamento della sindrome metabolica si aumenta il rischio di diabete del tipo 2

Precarietà contribuisce a sviluppare la malattia del diabete di tipo 2
Lo studio francese mostra che chi ha un lavoro precario si ammala di più e in soggetti predisposti anticipa l'insorgenza della patologia, per quanto poi riguarda l'alimentazione lo studio mostra anche che le persone di difficoltà e in precarietà consumano meno verdure, frutta fresca, carne, pollame, pesce, mentre consuma di più latticini e formaggio, pasta, biscotti e dolciumi,, bibite zuccherate, tè o caffè e birra. è quindi è facile capire che questo tipo di alimentazione aumenta il rischio dei cosiddetti fattori ambientali


Puoi essere precario e avere un alimentazione equilibrata?
Questo vuole dire che un alimentazione equilibrata può aiutare a prevenire l'insorgenza della malattia, ma se hai una forma di precarietà puoi avere un alimentazione equilibrata? Inoltre lo stress e la depressione possono essere dei fattori che contribuiscono a  sviluppare quello che sono i fattori ambientali, conosciamo troppo bene la relazione che esiste tra stress e disturbi del peso e comportamenti scorretti e quell'abitudini al consumo di juke food come forma di consolazione.

Un progetto di prevenzione di salute dei precari per il diabete di tipo 2
L'Accademia di Medicina ha cosi avanzato un progetto pilota di prevenzione del diabete per lavoratori precari nelle regione del Languedoc, sia in soggetti che per familiarità potrebbero essere predisposti che in soggetti senza predisposizione familiare al fine di prevenire i fattori di rischio attraverso dei programmi speciali che vanno dall monitorazione del peso, degli esami del sangue (uno dei segni pre malattia sono delle anomalie del glucosio nel sangue) ai programmi di disincentivo del fumo e di una migliore dieta unita al movimento fisico, oltre che ha un programma speciale per collocare nel mercato del lavoro gli ultra 35enni.


Sintesi: questo studio mostra la relazione che esiste tra la precarietà del lavoro e lo stato di salute. Il  progetto di prevenzione mi piace per l'investimento che un amministrazione pubblica ha deciso di fare in favore dei lavoratori precari, mentre certa politica vede nei contratti a termine con la scusa della flessibilità del lavoro una risorsa.
Vedere che qualcuno si preoccupa dei costi sociali che potrebbe generare nell'avere più di una generazione in una situazione di precarietà, costi che comunque sempre un amministrazione pubblica rischia di avere pertanto è meglio la prevenzione che attendere la diagnosi della malattia, una scelta difficile ma proprio per questo che mi piace.

lunedì 11 febbraio 2013

Le lasagne surgelate di falso manzo, un problema ideologico? E imparate a farvi le lasagne a casa!

In questi giorni su tutti i media non si parla d'altro che delle lasagne surgelate Findus & C, le quali riportano in etichetta carne di manzo invece contengono carne di cavallo. Secondo il Corriere è un problema ideologico. Scusate ma che vuole dire? Qui d' ideologico non c'è nulla, ma di truffaldino per me molto.

Occorre ricordare che la scoperta delle lasagne che contengono carne di cavallo è emersa per dei controlli per il pericolo di possibili tracce di un farmaco anti infiammatorio somministrato ai cavalli fenibutazione , entrato nella catena alimentare, infatti è vietato l'uso di questo farmaco ai cavalli destinati ad uso alimentare. Per questo si è reso necessario individuare dove della carne di cavallo poteva essere entrata nella catena alimentare, per questo sono state fatte analisi del DNA per verificare da quale animale proveniva la carne contenuta in alcuni prodotti alimentari.

Qualcuno dice che mangiare carne di cavallo o manzo è uguale, per me non lo è,  già non mangio quella di manzo figurati quella di cavallo, ma sopratutto vorrei che fosse scritto in etichetta, non è solo un problema di frode ma di salute pubblica. Pare che carcasse di cavallo con fenibutazione siano state già rilevate in Regno Unito e Francia.

Pare che anche il rivenditore Aldi abbia trovato nel suo canale distributivo dei spaghetti alla bolognese che potrebbero contenere dal 30 al 100% di carne di cavallo.

Tanto che si sono ritirate dal mercato ben 20 referenze di carne surgelata e prepazioni a base di cane, come moussaka, pasticcio di carne, lasagne e spaghetti alla bolognese che ha coinvolti diversi marchi oltre Findus e Aldi anche Tesco, Sainsbury, Asda, Morrisons, Auchan e Carrefour. Al momento i mercati coivolti sono Francia, Regno Unito, Svezia.
Più volte anche su questo blog abbiamo avanzato delle perplessità su alcune etichette e su alcuni ingredienti, famoso il caso della gelatina di maiale presente in alcuni yogurt.

Al momento riguarda solo i prodotti distribuiti in Nord Europa, Findus ha dichiarato che la carne di cavallo era contenuta nel prodotto a sua insaputa, non ne erano a conoscenza i distributori, però se mi posso permettere le aziende non controllano il rispetto dell'ingredientistica delle aziende terze? Non verificano il prodotto? Insomma le aziende a loro insaputa, distributori non è loro compito, le autorità sanitarie dicono di fare il loro dovere ma qualcosa che non funziona a livello generale c'è.

Il tutto sembra abbia avuto inizia in Romania, dove macellano la carne di cavallo, poi non si sa dove questa sia stata modificata in carne bovina. Quello che emerge è la difficoltà di verifica delle dichiarazioni in etichetta quando specialmente come nel caso delle lasagne alla carne di cavallo vede coinvolti più paesi : Regno Unito, Francia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Cipro, Svezia, Romania, più che delle lasagne sembrano un tour europeo della poca sicurezza alimentare.

Però anche voi consumatori inglesi di lasagne surgelate e imparate a farvi due lasagne a casa, ma anche di verdura ogni tanto mica solo di carne.

Per quanto mi riguarda il consiglio che ho sempre dato di non acquistare piatti pronti è sempre valido ora più mai.

Questa vicenda riporta al centro la sicurezza alimentare un tema purtroppo che nel cabaret della politica di questi giorni non trova spazio!

Diane 35, farmaco anticoncezionale sospeso

Una piccola informazione di servizio a Settembre avevamo parlato dei 4000 farmaci utili, inutili dannosi, ebbene il farmaco Diane 35 una delle pillole anticoncezionali di 3° e 4° generazione è stato ritirato dal mercato, perché proprio come avevamo segnalato per aumento dei casi di trombosi.

Le pillole anticoncezionali sono apparse negli anni '60, (contengono piccole quantità di estrogeno e progestinico) sono tra i modi ritenuti più efficaci per prevenire la gravidanza. Uno studio danese pubblicato nel mese di giugno 2012 ha concluso che il tasso di trombosi arteriosa sono in aumento nelle popolazione femminile che utilizza le pillole anticoncezionali mentre nelle donne che non utilizzano pillole anticoncezionali i casi di trombosi sono rari. 

Il rischio di flebite ed embolia polmonare dipendono da più fattori dalla dose d'estrogeni dalla natura del progestinico ma anche da altri co fattori come l'età, il fumo, anomalie di coagulazione del sangue, qualcuno sottolinea anche fattori genetici che possono favorire una predisposizione, tuttavia il farmaco è stato sospeso per tre mesi.

Alcuni ricercatori hanno fatto notare che le pillole di seconda generazione hanno raddoppiato i casi di trombosi e di terza generazione triplicato. Nel caso di Diane 35 il rischio è stato stimato di 4 volte superiore di un altro farmaco.

Sia bene inteso in discussione non è la pillola ma la sua sicurezza d'uso, che deve essere garantita.

mercoledì 6 febbraio 2013

Cordon Bleu. Cosa c'è dentro un Cordon Bleu?

Simonetta S: Cosa c'è dentro un Cordon Bleu?
Teresa C. : Perché il Cordon Bleu si chiama cosi?
Andrea G: Perché ai bambini piacciono i Cordon Bleu?

Quando andiamo al supermercato insieme alle carni di pollo e tacchino, da alcuni anni possiamo trovare i pronti per la cottura a base di carne di pollo e tacchino, sono certo di non sbagliarmi nel dire che il Cordon Bleu è il prodotto più noto e conosciuto.

Da qualche anno le carni bianche di pollo e tacchino, hanno avuto una nuova valutazione in particolare in quei consumatori in cerca di salute e leggerezza cosi i consumi sono tornati a crescere. Nel tentativo di creare del valore aggiunto in più,  le aziende hanno creato una serie di prodotti freschi già pronti solo da cuocere, dai polpettoni, agli arrosti ai cordon bleu. 

La comunicazione di questi prodotti punta sulla leggerezza, sulla salute, sul gusto, sulla facilità di cottura e il risparmio di tempo in cucina. Sarà proprio cosi?


Perchè si chiama Cordon bleu?
Cordon Bleu venivano chiamati i cavalieri dell'Ordine dello Spirito Santo, in Francia, fondato da Enrico III nel 1578 per difendere la figura del Re, l'ordine era rappresentato da  una collana con una croce di Malta, legata da un filo di stoffa di colore bleu, da qui il nome Cordon Bleu, i cavalieri di quest'ordine avevano fama di grandi buongustai, tanto che nel parlare comune fare un pasto molto buono era fare un pasto da Cordon Bleu.

Nel '800 una delle grandi scuole di cucina prese il nome di Cordon Bleu per utilizzare quel buon nome, tra i piatti più noti c'era l'arrosto di vitello presentato alternato fette di vitello con formaggio e prosciutto oppure la costata di vitello tagliata a metà  dove veniva inserita del prosciutto e del formaggio.
Nel tentativo di fare in casa la ricetta per ragioni di costi il vitello fu sostituito dalla più economica carne di pollo, ed ecco di pollo, prosciutto e formaggio per fare un pranzo da "Cordon Bleu".


Perchè ai bambini piacciono i Cordon Bleu?
Mathias: Papà, scrivi dei cordon bleu?
Günther: Si
Mathias: Non parlarne male
Günther: Ma scusa io non gli ho mai comprati i Cordon Bleu,  ma tu dove li mangi?
Mathias: A scuola
Günther: A scuola? In mensa danno i Cordon Bleu!!
Esattamente come piacciono le polpette sono tenere, i bambini fanno fatica a mangiare la carne perché hanno ancora i denti da latte che certo non favoriscono una masticazione dura come a volte può essere la carne, preferiscono alimenti dove fanno meno fatica a masticare. Sopratutto mi sembra che ai bambini piaccia il fritto, infatti mangiano fritto anche il pesce che in genere non apprezzano.

Cosa c'è dentro un Cordon Bleu?
Ma sono veramente un piatto raffinato? Più che un piatto raffinato è un piatto ricco di sapore, da fare in casa è più semplice di quando sembra io lo faccio mettendo sopra il filetto il formaggio e prosciutto e poi ribaltando il filetto di petto di pollo e chiudendolo con uno stecchino  e poi lo cuocio alla piastra o in padella con vino bianco, ahimè quelli acquistati sembrano più delle polpette con in mezzo il formaggio e il prosciutto, su questo blog io ho sempre sconsigliato d'acquistare piatti pronti, ma vediamo punto per punto


1) Qualità della Carne di Pollo e Tacchino
Se noi in casa adoperiamo il filetto di petto di pollo o tacchino, le aziende utilizzano più facilmente della carne tritata di pollo e tacchino dove sembra ci sia dentro un po' di tutto, non è raro trovare negli ingredienti carne separata meccanicamente CSM, che non è indice di qualità, come ben spiegato sia dalla nostra Gianna Ferretti nel post Carne Separata Meccanicamente cos'è e il Fatto alimentare di Roberto La Pira  su cui non torno perchè lo hanno loro spiegato molto bene.

La presenza di carne separata meccanicamente per assurdo si registra la presenza sia nell'etichetta dei prodotti top, quelli più cari che i prodotti della fascia di basso prezzo circostanza alquanto strana, tuttavia voglio solo però rilevare che anche in quelle dove non viene indicato CSM il sospetto aleggia, sono troppo tondi quei cordon bleu per essere dei filetti.

Alcune aziende come Amadori e Fileni puntano sul fatto delle carni italiane, Amadori mette anche la bandiera italiana, va bene ma forse bisognerebbe anche spiegare perchè se è italiano è migliore, un punto che andrebbe argomentato e comunicato meglio.

L'impressione che si ha dall'esterno è che non sia carne di pollo di qualità, ma potrei anche sbagliarmi daltronde quando io faccio le polpette di pollo adopero gli avanzi del pollo arrosto del giorno prima che i miei figli non mangiano e per punizione gli faccio le polpette il giorno dopo (che genitori carogna!).

2) Quantità della Carne di pollo e tacchino
La cosa più divertente è la quantità di carne, se noi lo facciamo in casa un buon 60-70% e filetto di petto di  pollo o tacchino, qui invece la percentuale di quantità di carne varia di molto ed è di gran lunga inferiore e di molto tanto che va dal 36% al 46%, quindi la carne è 1/3 del totale del Cordon Bleu, meno della metà meno del 50% questo è un dato di non poco conto.

Contenuto Cordon Bleu Aia

3) Formaggio
Anche abbiamo visto spesso l'affermazione "formaggio" senza alcuna specificazione, unica che lo specifica è un Cordon Blu surgelato che parla di formaggio Edam, qualcuna indica anche preparazione al formaggio, cioè preparazione al gusto di formaggio e cioè che cosa?
La quantità varia dal 2% al 7,45%, Coop e Fileni sono le uniche aziende che hanno un contenuto di formaggio più alto rispetto al prosciutto delle altre marche.

4) Prosciutto
Nella maggior parte di casi si parla di prosciutto di tacchino o prosciutto di pollo e tacchino solo Cordon Bleu gran risparmio a/r visto in Esselunga parla di prosciutto di maiale, le informazioni sono scarse.
La quantità va dal 5 all'8% rispetto al formaggio è un ingrediente la cui quantità è più costante nei Cordon Bleu.

Contenuto Cordon Bleu Pam

5) Sodio
Quando parliamo di sodio parliamo di sale, ci sono gruppi di popolazione che devono evitare cibi ricchi di sale, solo due aziende indicano il sodio in etichetta il prodotto Coop e Amadori, negli altri è ignoto, tuttavia 0,7 g su 100 g ma siccome 1 cordon bleu è di 125 g è 0,87 g cioè il 33% del sodio giornaliero raccomandato non è poco (OMS raccomanda di non superare il 2,4 g di sodio al giorno)


6) Iodio
Con mia sorpresa mi sono ritrovato in mano un Cordon Bleu fonte di iodio, la cosa mi ha fatto un po' ridere, tra le motivazioni per favorire la carne di pollo quella dello iodio mi mancava, nell'alimentazione lo iodio è più facile associarlo al pesce, ai molluschi, alle alghe al sale marino, specialmente se metti come ingredienti del Cordon Bleu il sale iodato, ma se ci metto l'arancia posso dire che è fonte di Vitamina C? Se ci metto olio di pesce (scherzo ovviamente) posso dire che è fonte di Omega 3?
Non che lo iodio non sia importante, piccole percentuali sono contenuti anche nella carne, però un dato come quello dello Iodio associato al Cordon Bleu andrebbe giustificato e argomentato meglio, posso dire di non averlo compreso così come è presentato.

Ingredienti % Cordon Bleu Aia, Cordon Bleu Fileni, Coop, Amadori, a/r, Pam


7) Etichette
In comune per tutte le aziende caratteri piccoli ma talmente piccoli che ho dovuto portarle a casa e mettere un paio di lenti d'ingrandimento, in particolare Aia, Amadori, a/r, uno sforzo di può anche fare, va bene che dicono la gente non guarda ma se guarda caratteri leggibili per favore anche perché non devo avere la vista da cecchino al supermarket, tra l'atro lo spazio sulla confezione non manca, non lo vuoi mettere davanti che rovina l'immagine, l'etichetta mettila dietro, chi vuole la guarda.

NB nelle tabelle sono stati riportati i maggiori ingredienti in quanto la lista è lunghissima impossibile scriverli tutti in un tabella, inoltre si prestano a una difficoltà di lettura pertanto se c'è qualche errore mi scuso ma non si riuscivano a leggere. 

8) Distribuzione
L'impressione che si ha è che il Cordon bleu sia molto facile da proporre come Privare Label cioè a marchio di supermercato, è facile che si hanno due prodotti nel supermercato 1 private label l'altro di marca esempio
Esselunga a/r e Aia, Coop: Aia e Coop, Pam Aia e Pam, invece Carrefour ha sia Amadori che Fileni.

Elenco principali  ingredienti Cordon bleu Aia , Cordon Bleu Fileni, Cordon Bleu Coop




9) Prezzo
Il prezzo varia molto si va dalle 4,90 euro al Pam alle 15,82 euro al kg di Amadori, non il doppio ma il triplo in più, non stiamo parlando del 20 o 30% in più ma del + 200%, la differenza devo dire che non è molto percettibile, certo in quello più caro c'è qualche grammo in più di carne di pollo e tacchino in più dai 36g di Pam ai 39g di Amadori (il più ricco di carne di pollo e tacchino è Aia con 46%), visto che il prezzo è il triplo andrebbe argomentato con delle motivazioni più convincenti.

Perché io devo acquistare un prodotto che costa il +200%? Perché è più buono, perché è fatto con carne di qualità, perché è più sano, perché è biologico, qualcuno potrebbe dire, bene comunicatelo fatelo sapere anche a noi cosi impariamo a scegliere.

Quello fatta a casa costa di più di alcuni perché fatto con petti di pollo o tacchino, la parte più pregiati mentre i cordon bleu utilizzano un misto di varie parti il cui costo al supermercato va dalle 2,19 alle 6,62 euro al kg io ho considerato il prezzo più alto ma sopratutto la quantità più alta rispetto a quelli in commercio.


Elenco principali ingredienti Cordon Bleu di pollo e tacchino gran risparmio  a/r in vendita all'Esselunga, Cordon Bleu Pam, Corden Bleu Amadori


10) Altro + altri ingredienti (Farina e Acqua)
Per altro io ho inteso la panatura che a casa mia è uovo sbattuto e pangrattato, mentre invece negli ingredienti del Cordon Bleu, quell'altro sono quasi il 50% del prodotto, troviamo di tutto e di più tra i più curiosi sicuramente e la presenza della farina come secondo o terzo ingrediente, anche io quando faccio le polpette per renderle più morbide metto magari del pane imbevuto nel latte ma non è tra gli ingredienti principali.

Il più sorprendete tra gli ingredienti è l'acqua quando questo figura tra i primi ingredienti, deve essere un composto talmente duro che renderelo un po più morbido devo aggiungere acqua e poi amido di frumento per legare? Ma a voi i Cordon Bleu chi li imparati a fare, Diabolik?

Lista ingredienti non finisce qui : proteine del latte, burro, olio vegetale, paprika, curcuma, farina di mais! (un po' di polenta fa sempre bene). Non mancano conservanti, antiossidanti, addensanti, E330 E 301 E 451.

Tabelle nutrizionali surgelati Cordon Bleu classici findus e Cordon bleu classico Aia



11) Prodotto surgelati sono all' avanguardia
Mi sono chiesto se i prodotti surgelati sono migliori, hanno solo carne di pollo e in quantità maggiore rispetto ai prodotti freschi 48% e 51% e quello che noi abbiamo chiamato altro ingredienti ha una percentuale molto più ridotta es Findus carne di pollo + formaggio + prosciutto 65,4 su 100g, mentre la migliore ipotesi di prodotto fresco era 46g su 100g di Aia . Una ha perfino il formaggio Edam tra gli ingredienti (Findus) in una quantità di 9,7 g non riscontrata nei prodotti freschi, non è escluso per il futuro un marketing basato sulla qualità degli ingredienti come formaggio e prosciutto. 
I Cordon Bleu surgelati hanno un migliore rapporto proteine / grassi rispetto ai Cordon Bleu freschi.


12) Profilo nutrizionale
Il valore energetico varia dai 144 Kcal di quello preparato in casa ai 249 Kcal, ricordate che in genere un cordon bleu acquistato pesa 125 g e non 100 g a cui noi facciamo riferimento, quindi dovete valutare almeno il 25% in più. Quello che fa la differenza sono la quantità di grassi aggiunti ma anche la qualità di carne utilizzata, alcuni hanno un contenuto più ricco di carboidrati perchè si sono aggiunta farine e pangrattato.

In poche parole quelli in offerta al supermercato  hanno un valore energetico più alto, più grassi, più carboidrati e anche più sodio di cui abbiamo già parlato. Tenete presente che se optate per la frittura in padella aumenta il contenuto di grassi.

Tra i prodotti in vendita di evidenzia Cordon Bleu Aia per un buon rapporto del valore delle proteine sui lipidi. Resta in fatto che in non ne consiglierei nessuno.

Il consiglio di mangiare carni bianche è spesso indicato perché carni poveri di grassi, in particolare di grassi saturi per la prevenzione delle malattie cardiovascolari e nei schemi alimentari per il diabete e per il contenuto di alcuni sali minerali e vitamine come fosforo, zinco, selenio, vit. B3, vit. B6, ma queste preparazioni  si caratterizzano per un minore contenuto di carni di pollo e tacchino e sono più ricche di grassi e sodio.


Sintesi: diciamo pure che tra un Cordon Bleu acquistato e quello fatto a casa c'è una certa differenza, sia della qualità che della quantità che del prezzo. Fare un involtino con del prosciutto o formaggio non è una cosa cosi difficile.

La comunicazione dei prodotti a base di carne di pollo e tacchino punta sulla salute e sulla leggerezza, ma in questo caso nel caso nei prodotti già pronti, come i cordon bleu sia la qualità che il profilo nutrizionale sono lontani dalle mie aspettative.

Se proprio non riuscite e vivere senza un Cordon Bleu già pronto valgono consigli di sempre quelli che hanno la lista d'ingrediente più corta, che non ci sia carne separata meccanicamente, che il contenuto di carne di pollo o tacchino sia almeno più del 51% (se lo trovate, io non l'ho trovato).

In questo periodo che le persone hanno bisogno di spendere poco, acquistare prodotti già pronti richiede particolare attenzione, perchè non sempre conviene né dal punto di vista finanziario né dal punto di vista della qualità e del gusto.

La nostra Mara ci fà vedere come si possono fare i Cordon Bleu a casa, grazie

Anche coccomero rosso cordon bleu di Mariangela


Al test cordon bleu ho preso in esame i prodotti.
Cordon Bleu Coop
Cordon Bleu Classico Aia 
Cordon Bleu Fileni
Cordon Bleu di prosciutto e formaggio
Cordon Bleu Pam
Cordon bleu di pollo e tacchino gran risparmio a/r

I prezzi e le etichette sono state rilevate nei supermercati Pam, Coop, Esselunga, Carrefour, Unes sulla piazza di Milano

NB sono stati presi in esami i cordon bleu classici, poichè di questi prodotti ci sono più versioni come quelli con più formaggio o quelli leggiadri cordon bleu oppure per esempio i cordon bleu x 4 di a/r che sono diversi dai cordon bleu classico, si è scelto i cordon bleu classici per avere uniformità di dati.