martedì 31 maggio 2016

La lattuga allunga la vita?

Gemma G, Follonica ; Sapresti suggerirmi qualche libro di nutrizione da leggere?

Ricevo tante richieste su quali libri di nutrizione leggere, come vedete nelle foto i libri che io leggo sono un po' più tecnici, così per rispondere alla vostra domande ho fatto un salto in libreria per vedere che cosa offre il mercato del libro sulla nutrizione .

Incredibile ma vero ci sono più libri di nutrizione che di cucina, c'è più gente che parla di quella che prepara da mangiare, tutti esperti di nutrizione, dalla dieta al gruppo sanguigno alla dieta a strati, dalla dieta antisfiga (17 giorni ) alla dieta brucia i grassi con il cervello, dalla dieta del digiuno (700 pagine) alla dieta del cetriolo.


Devo dire che un buon 95% dei libri di nutrizione che ho visto sono inutili, sia per un lettore medio che per un lettore più esperto, la scienza della nutrizione è una scienza recente, le cosa certe e provate sono veramente poche anzi molto poche, tutto il resto è sopratutto aria, anzi per meglio dire carta, una carta che si vende e che muove molti interessi economici.

Ho visto un nutrizionista che in un anno ha scritto 8 libri, come fa a lavorare? O scrivi o lavori, non basta lo studio, la teoria, essere ricercatori, bisogna avere l'esperienza clinica e da questa sapere cogliere dei ragionamenti, la relazione con il paziente è in assoluto l'esperienza che ti fa imparare di più.


Un libro però ha colto la mia attenzione e può essere l'esempio dello stupidario dei libri della nutrizione che c'è sul mercato. Il mio avvocato del web, una nota food blogger che mi offre consulenze gratis, mi ha detto non fare nomi, citare il misfatto ma senza titolo e nomi degli autori, ma come faccio a farvi capire?

Diciamo che è un libro uscito di recente e che è in classifica tra i più venduti sempre del settore della nutrizione.

La cosa più divertente è che io conosco quella che ha scritto parte del libro, è una mia vecchia conoscenza che chiameremo Magilla Gorilla, era un cartoon anni 70', da l'idea della sua personalità.

Io l'ho conosciuta questa persona anni fa quando sosteneva  che il succo d'arancia faceva dimagrire, poi è andata a lavorare in un azienda di produttori di yogurt, dove affermava che i probiotici facevano perdere peso (in realtà nelle stalle si usano per ingrassare gli animali) ed eccola di nuovo qui a sostenere i cibi che allungano la vita.

Sarà ma secondo me non è casuale, che sono sempre le stesse persone a regalarci queste perle di scienza, potrebbe essere un vizio, come gli alcolisti, non sanno stare senza alcool, Magilla Gorilla non sa stare senza qualcosa di miracoloso da raccontare.

La riflessione è che una volta la cacofonia alimentare era solo in Televisione e sul Web, doveva fare spettacolo, per dare audience, per portare visitatori, ma era gratis ora invece è a pagamento in libreria.


Torniamo ai cibi che allungano la vita, qualcuno avrà pensato che siccome le tartarughe sono l'animale più longevo del mondo, quello che loro mangiano come la lattuga allunga la vita, ma si può paragonare una tartaruga con un uomo? Studi sugli animali non è detto che diano lo stesso risultato sugli uomini, come anche i studi in vitro.

La vita nel corso degli anni si si allungata non per merito di Magilla Gorilla, l'alimentazione è migliorata in generale, quantitativamente e qualitativamente ma non per un alimento specifico, la vita si è allungata grazie alla tecnologia, grazie anche al sapere medico che riesce a curare patologie che una volta erano incurabili e a circoscrivere quelle patologie che ancora non si ha una terapia.

Come fai a dimostrare la validità di un cibo che allunga la vita? Non siamo come il latte che abbiamo la data di scadenza scritto sul retro (ho scritto retro he!!) se duriamo di più della data di scadenza vuole dire la dieta con i cibi allunga la vita funziona? Ma chi può stabilire data di scadenza e se questo può dipendere da questo o quell'alimento?

Nell'elenco dei cibi che allungano la vita, cara Magilla Gorilla ci hai messo per la maggior parte dei cibi stagionali, vuole dire che ci sono solo un periodo molto limitato e negli altri mesi cosa mangiamo? Nettare e Ambrosia come gli dei?

Presuppongo che se un certo alimento allunga la vita ci vuole una certa continuità che non puoi mangiare una volta all'anno, non fornisci indicazioni sulla quantità, sarà banale man non è poco importante.

L'esempio più noto è quello del tartufo che viene considerato afrodisiaco ma bisogna mangiarne un chilo, che non è economicamente parlando alla portata di tutti.


Quello che mi lascia perplessità è l'approccio all'alimentazione, interpretato come la ricerca della fonte miracolosa, che nei racconti del Medioevo, era una metafora della ricerca della saggezza e della ricerca della fede, ma siamo nel 2016 per  favore Magilla Gorilla lascia che i miracoli siano materia di Religione, che regalano Dio e la Madonna ai poveri uomini terreni e non materia degli esperti di nutrizione.

Un altro punto negativo che mi irrita non poco sono i riferimenti ai studi scientifici mai fatti dagli autori del libro, vorrei leggere una volta uno studio scientifico fatto da te Magilla Gorilla, mettimi una volta sola nella tua vita, uno studio che hai fatto tu di persona, non che ti hanno messo il nome tra gli autori come tutti i raccomandati, ma che tu hai seguito, no che tu hai solo sentito dire, letto o copiato e incollato, per una volta nella vita fa qualcosa di tuo, essere colti è diverso che essere intelligenti, poi permettermi la parte d'oncologia del libro sembra casualmente già letta e vista da un altra parte, Berrino, forse?

Lo stesso libro vanta il marchio di un noto istituto oncologico, (non quello di Berrino l'altro) non dategli soldi nemmeno il 5 per 1000, se ingannano già cosi immaginate per il resto!


Guarda Magilla Gorilla mia nonno è morto a 103 anni, non si è fatto mancare nulla, ma proprio nulla, tutte le mattine beveva 1,5l di vino, si faceva lui i salumi, erano delle bombe batteriche, è stato investito da un auto sulle strisce pedonali altrimenti secondo me sarebbe ancora qui.

Un' alimentazione equilibrata sicuramente può contribuire ad arrivare alla terza età con un patrimonio di salute più ricco o meno problematico, ma ci sono anche altre cose, lo stile di vita, l'attività fisica, le relazioni, gli affetti, gli interessi, può mica contare solo quanto melograno si è mangiato nella vita!

Devo dire che non solo questo testo ma anche altri seguono lo stesso percorso, si va dai copia e incolla generalizzati ai punti di vista personali, frutto dell'esperienza personale su se stessi, invece si deve lavorare non su stessi e il proprio corpo ma sugli altri, più il numero è vasto, maggiore sarà l'esperienza e potrebbe non bastare se non si ha la capacità d'analisi, un'esperienza che non si può avere a trent'anni o stando solo in un laboratorio!


Parlare di nutrigenomica e nutrigenetica è difficile e dovrebbero farlo solo chi li studi si fa realmente, non chi li legge soltanto e trae conclusioni frettolose. Non basta essere biologici nutrizionisti, ci vuole qualcosa di più, dovete andare oltre quello che vi hanno insegnato e non ridurlo, è un punto di partenza e non d'arrivo, l'esperienza è fondamentale, come un medico se non fa pronto soccorso non può dirsi medico è l'esperienza quella che fa la differenza, se non hai esperienza diretta non la puoi raccontare o insegnare agli altri.

La mia delusione è di non sapere quale libri posso consigliare ai lettori che ne fanno richiesta, ora se volete un libro sull'alimentazione prendete i libri di scuola dei vostri figli cose semplici che piegano bene colazione, spuntino, pranzo e cena, alla fine ho trovato che i soli libri scolastici, sono semplici, chiari e scientificamente validi.

Attualmente in libreria siamo più nel mondo della scienza confusa che diffusa, però evidentemente fanno vendere, per dire se io dico mangiate il cetriolo che vi allunga la vita non ci crede nessuno, questi aprono la bocca, il succo di cactus previene il tumore e arriva il bonifico in banca.

Ps: Qualcuno mangi lattuga tutti i giorni e poi ci faccia sapere....

giovedì 19 maggio 2016

Yogurt alla soia, yogurt vegetali, le alternative vegetali allo yogurt, quali benefici ?

Mammalorita: come sono i Yogurt alla Soia?

Da diversi anni ci sono sul mercato i prodotti che comunemente vengono chiamati yogurt vegetali per distinguerli dai yogurt con latte di mucca, la dizione precisa dovrebbe essere alternative vegetali allo yogurt. Si tratta di prodotti  che hanno i stessi ingredienti dei latti vegetali, più o meno, al quale vengono aggiunti fermenti vivi.

Non si possono chiamare yogurt perchè il termine yogurt è riservato soltanto al latte di mucca fermentato con Lactobacillus bulgaricus e Streptococcus termophilus, si usa più il termine alternative vegetali allo yogurt.

Al momento sono sopratutto i prodotti fatti con la soia a essere presenti sul mercato, presto arriveranno sul mercato quelli fatti con latte di cocco. Molti mi chiedono sono meglio o sono peggio dei prodotti, fatti con latte di mucca?

Il problema non è tanto se sono meglio o peggio, sono le motivazioni delle scelte che assumono una maggiore importanza rispetto alla qualità del prodotto.

La sensazione che ho in generale non è positiva, un prodotto che manca d'identità, più che sembrare degli yogurt sembrano degli integratori,  il loro cercare d'imitare a tutti costi uno yogurt di latte di mucca li fa aggiungere di tutto e di più, vitamine e sali minerali, in particolare calcio, per avere quelle caratteristiche che lo si possa comparare ad uno yogurt, perdendo però quella caratteristiche di naturalità che invece li dovrebbero differenziare.


Qual'è la motivazione che fa preferire uno yogurt vegetale a uno yogurt di latte di mucca?

1) Etica

I cosiddetti yogurt vegetali sono nati per rispondere alle esigenze di un gruppo di consumatori che rappresentano il 10% della popolazione, sono vegetariani, per lo più vegani e tutte le altre declinazioni possibili, in definitiva coloro che per motivi etici e/o ambientali rifiutano di consumare prodotti d'origine animale.

Una scelta che non è discutibile, che non consente margini di discrezionalità, una scelta che io comprendo ma che non condivido in quanto da bambino sono cresciuto in fattoria. Giocavo con gli animali, non mi sento di dire che venivano sfruttati anzi facevano parte quasi della famiglia dalle mucche alle galline.

Ricordo mio nonno che si alzava la notte se c'era un temporale per controllare che gli animali non fossero spaventati, le mucche quando le mungevo io, stavano più buone per facilitarmi il lavoro, quando le portavo al pascolo in malga, erano più loro che badavano a me che io a loro, certo oggi non sono cieco il modo d'allevare le mucche è completamente cambiato.

2) Allergia  e intolleranza

La scelta di uno yogurt vegetale è legata ad una possibile allergia al latte vaccino, allergia rara ma possibile, in realtà sembra che a preferire i yogurt vegetali siano gli intolleranti sia al lattosio che gli intolleranti alle proteine del latte.

Intolleranza al Lattosio, sono quelle persone che producono livelli insufficienti di lattasi, l'enzima che aiuta a digerire lo zucchero del latte chiamato lattosio, che causa gonfiore, gas e dolori addominali dopo aver consumato latticini. 

Chi è intollerante al latte più facilmente può tollerare lo yogurt da latte di mucca, perché i batteri presenti nello yogurt aiutano a pre-digerire il lattosio. Gli yogurt vegetali come lo yogurt di soia non contengono lattosio, molti intolleranti al lattosio preferiscono ragionare in termini di sicurezza assoluta scegliendo le alternative vegetali allo yogurt..

Attenzione perchè c'è anche l'allergia alla soia, che può manifestarvi con problemi digestivi, orticaria, edema, dispnea o vertigini.

3) Salutista

Più persone acquistano prodotti di latti vegetali per una scelta salutista perchè sentono la necessita d'equilibrare la loro alimentazione verso un maggiore intake di proteine vegetali, una scelta discutibile, perchè sarebbe sufficiente mangiare più legumi, frutta e verdura.

Altre persone scelgono i yogurt vegetali per le basse percentuali di colesterolo, hanno un basso contenuto di grassi saturi, anche questa scelta deve fare parte di una dieta alimentare consigliata da un professionista della salute con un'attività fisica.



4) La soia

Molti scelgono i yogurt vegetali perchè hanno scelto d'alimentarsi con prodotti a base di soia, una scelta che parte spesso da lontano, dall'Asia da tutte quelle persone innamorate delle cultura orientale e perchè convinte che i prodotti a base di soia, li aiutano a mantene il loro stato di buona salute.

Come oramai da tempo abbiamo visto ci sono coloro che si entusiasmano al solo parlare della soia, tra i quali naturopati, nutrizionisti alternativi, vegetariani e vegani e coloro che invece non la possono nemmeno sentire nominare.

Per alcuni è l'alimento antitumore per eccellenza in particolare di tumore al seno, per altri non più di tanti altri legumi, quello che io posso dire è che una buona fonte di proteine vegetale, secondo alcuni ricercatori è interessante il contenuto di isoflavoni, che sono dei modulatori dell'azione estrogenica che potrebbero contribuire tra l'altro ad alleviare i sintomi della menopausa (fatemi sapere perchè non ho un'esperienza diretta).

Nel 2005 l'Efsa ha stabilito che l'esposizione a isoflavoni della soia possano favorire lo sviluppo dei tumori in donne in menopausa con storia personale di precedenti formazioni tumorali.

Tra le motivazioni legate al consumo di prodotti a base di soia:
- Il contenuto di grassi polinsaturi, che in un alimentazione equilibrata possono contribuire a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari
- Yogurt di soia, dovrebbero avere un indice glicemico più basso rispetto allo yogurt di latte di mucca che di conseguenza aiuterebbe a controllare la glicemia.

In tutti questi casi ricordo solo che non è importante, mangiare un solo yogurt ma un alimentazione in generale, si tratta di patologie complesse (come tumore e malattie cardiovascolari) in cui l'alimentazione ha un ruolo preventivo interessante ma se inserito all'interno di programma di prevenzione in concomitanza con altri fattori di prevenzione e/ o di gestione.

Esistono poi altri benefici pubblicati sul consumo regolare di soia, per il contenuto di acidi grassi polinsaturi, inoltre ci sono studi dove sembra che chi assume in modo costante soia, possano avere una minore perdita di massa ossea ma questo può essere dovuto ad all'assunzione della dieta di più proteine vegetali rispetto ai più proteine animali, difficile da dire quanto sia dovuto alla solo soia.

La mia esperienza mi ha portato a notare che la maggior parte dei fans della soia, non hanno lo stesso entusiasmo nei confronti di altri prodotti vegetali in particolare i prodotti locali, preferendo il daikon al radicchio, le annone alle mele, lo yuzu all'arancia, il cavolo cinese ai broccoletti, i shyitake ai funghi porcini, olio di sesamo all'olio extra vergine d'oliva.

Volevo dire un altro cosa sulla soia, vedo spesso scritto sulle confezioni soia italiana soia senza ogm, e io ci credo tantissimo però visto i molti prodotti dove viene scritto, sembra che tutta l'Italia sia coperta da campi di soia, qualcuno c'è giuro l'ho visto con i miei occhi ma non cosi tanti come sembra quando vado al supermercato!


5) Alimenti per perdere peso

Molte persone inseriscono i yogurt vegetali nella propria alimentazione perchè aiutano a perdere peso. Questo ahimè non è scritto da nessuna parte ma è una leggenda metropolitana molto diffusa. Dimagrire o ingrassare non dipenda da uno yogurt ma da un alimentazione nel suo complesso e dall'attività fisica.

Uno yogurt magro di latte di mucca potrebbe avere meno calorie  e anche meno zucchero, leggere sempre le etichette, possiamo dire che le motivazioni legate al peso non sono sempre giustificate.

- l'atteggiamento del compenso

Quello che mi diverte è la mattina al bar quelli che ordinano cappuccino con il latte di soia e poi mangiano insieme una brioche alla crema, ma con cosa pensano sia fatta la crema? Oh dio visto le brioche già pronte nei bar, ci potrebbe essere dentro di tutto e di più, anche qualcosa oltre il naturale (c'è anche il cornetto vegano, non è il caso del bar che io frequento, i gestori sono molto simpatici e d'origine calabrese se entri e chiedi un cornetto vegano, sai già dove ti mandano)

L'atteggiamento diffuso è questo quello del compenso, cioè siccome la brioche con la crema non è molto ipocalorica e non voglio rinunciarci l'accompagno con il cappuccino alla soia, ragazzi miei la dieta ipocalorica non funziona cosi, oppure diciamo che io conosco poche persone che hanno perso peso con questa strategia.

Pertanto il ricorrere a alimenti vegetali come una forma di compenso per scaricare il complesso di colpa, può non funzionare, perchè le calorie di uno yogurt alla soia può contenerne anche di più, in particolare più zuccheri.



Ogni tribù alimentare ha i suoi prodotti

Come vedete la maggior parte delle motivazioni legate alla scelta del prodotti derivati da soia sono legate al fatto di fare parte di una determinata comunità o "tribù", mi piace il termine tribù da più l'idea del senso d'appartenenza e dei meccanismi di difesa, i cui membri hanno dei comportamenti alimentari simili che si distinguono dalle altre comunità.

Questo non riguarda solo i prodotti alla soia, abbiamo di recente visto lo yogurt Oikos con i pseudo sportivi, quelli che fanno dieci minuti al giorno di tapis roulant e pensano di essere degli atleti professionisti in allenamento per le olimpiadi  e pertanto devono avere un alimentazione adeguata ai dieci minuti di tapis roulant perchè sono sportivi! A breve arriveranno alcuni prodotti specifici per gli adepti della Paleodieta.

Oggi le aziende lanciare un nuovo prodotto si affidano a queste tribù, facendo sviluppare un senso d'appartenenza al prodotto, fateci caso alla comunicazione "il prodotto pensato per voi", "il prodotto creato per voi" "il prodotto pensato per le vostre esigenze" "il prodotto per soddisfare le vostre ambizioni", in questo modo il prodotto è accettato e non messo in discussione indipendentemente dal suo contenuto, dal suo valore, di quanto questo possa fare bene alla sua salute.

Si fanno scelte alimentari per il senso d'appartenenza a quella comunità o a quella tribù. Un appartenenza spesso solo mentale ma importante perchè influenza i comportamenti d'acquisto.

Mettere in discussione un prodotto alimentare è come mettere in discussione la comunità di cui si fa parte, una nuova strategia di marketing delle aziende che fa oltre passare critiche e osservazioni.

Le alternative vegetali allo yogurt 


Come sempre riportiamo alcuni dei maggiori prodotti sul mercato e confrontiamo con le tabelle nutrizionali, serve per avere un idea dei prodotti in commercio

Alpro bianco con soia naturale

Prodotto di soia fermentata, bianco, con calcio e vitamine aggiunte

Ingredienti: Acqua, Semi di soia decorticati (7,9%), Zucchero, Citrato tricalcico, Stabilizzante (pectina), Correttori di acidità (citrato di sodio, acido citrico), Aroma, Sale marino, Antiossidanti (estratto ricco di tocoferolo, palmitato di ascorbile), Fermenti vivi dello yogurt (Streptococcus thermophilus, Lactobacillus bulgaricus), Vitamine (B12, D2), Può contenere tracce di mandorle e nocciole, Senza derivati del latte e frumento.

Sojasun Preparazione di soia con bifidus, 100% vegetale, senza glutine
Preparazione alimentare di soia con fermenti vivi e aggiunta di calcio - Bianco Naturale Bifidus
Ingredienti: Succo di soia (acqua, semi di soia 9%), Fosfato di calcio, Fermenti selezionati tra i quali bifidus bacterium ed acidophilus.

Valsoia Bonta' e Salute Yosoi Bianco Cremoso con fermenti vivi + calcio + vit. B2 B12 D2, 100% vegetale, senza lattosio, senza colesterolo, a basso contenuto di grassi

Preparazione alimentare vegetale a base di soia con fermenti vivi, calcio e vitamine

Ingredienti: Acqua, Semi di soia (8,7%), Zucchero, Sciroppo di glucosio-fruttosio, Destrosio, Fosfato di calcio, Sale marino, Amido modificato, Addensante: carragenina, Aromi, Estratto di bacche di vaniglia, Vitamine: B2, B12 e D2, Fermenti vivi


Preparazione alimentare a base di soia con fermenti vivi e con aggiunta di calcio e vitamine B2, B12, D2, E

Ingredienti: Estratto di soia 76% (acqua, semi di soia decorticati (7%), preparazione dolciaria (zucchero, fruttosio 2,4% nel prodotto finito, citrato di calcio, amido modificato di mais, addensanti; carragenina; aromi naturali, vitamine: Riboflavina (B2), B12, D2, E) fibra alimentare 3,2%, fermenti vivi.


Quello che si può notare è che non tutti specificano in etichetta quali fermenti contengono, la loro origine (se vegetale o no) e in un prodotto che vuole porsi come alternativa vegetale allo yogurt è importante.

L'aggiunta di calcio come di vitamine è il tentativo d'assomigliare a uno yogurt di latte di mucca, questo non mi piace perchè non mette il discussione l'eccessivo intake di calcio, anzi rassicura sotto questo punto di vista, mentre non si considerano le nuove conoscenze sull'osteoporosi, una patologia multifattoriale dove contano i fattori genetici, i fattori ambientali, il movimento fisico, non da meno l'importanza di un'alimentazione che privilegia frutta e verdura.  

Interessante di come ogni azienda tenti di valorizzare in modo diverso attraverso la tabella nutrizionale il contenuto, c'è chi mette in evidenza il senza zucchero, chi il contenuto d'acidi grassi polinsaturi, chi il contenuto di grassi, chi il Calcio, chi le Vitamine del gruppo B, in particolare la B12, chi invece la vitamina D,  sembra che ci si dirige verso un gruppo possibile di consumatori ma senza dichiarlo espressamente in etichetta, esempio il senza zucchero sicuramente a coloro che devono seguire una dieta ipocalorico, il contenuto di vitamina B12 per i vegani.

Il costo è più alto rispetto ad uno yogurt di latte di mucca, ma meno di uno yogurt greco o alla greca, il costo in più rispetto allo yogurt bianco sia intero che magro, è parzialmente giustificato dai più ingredienti aggiunti.

L'impressione personale è che le alternative vegetali allo yogurt sono un po' distanti da quella cultura che identifica nella naturalità e del rispetto dell'ambiente il suo credo.


In sintesi, compro o non compro un alternativa vegetale allo yogurt?

Come abbiano visto più che i benefici dei fermenti, ci sono altre scelte che motivano la preferenza alle alternative vegetali allo yogurt, più legate al senso d'appartenenza ad una comunità che alle esigenze nutrizionali.

Le aspettative che si hanno nei confronti di questi prodotti dal punto di vista della salute sono molto alte e spero non vengano deluse, non basta la scelta di un alternativa vegetale allo yogurt, questa deve fare parte di un alimentazione più ampia e completa, magari valutata da un professionista della salute, in particolare per chi va alla ricerca dei vantaggi come la prevenzione dei tumore, le malattie cardiovascolari, l'obesità, il diabete.

Personalmente lo yogurt me lo faccio a casa con latte della stalla, mi piace e mi diverte, compro lo yogurt al supermercato molto raramente, probabilmente dovrei fare scelte più etiche e rispettose dell'ambiente, ogni tanto acquisto i latti vegetali per variare il gusto di alcune preparazioni in cucina. 

Il mio consiglio al di là delle scelte ideologiche o d'appartenenza a una comunità, che non voglio nemmeno discutere, per coloro che sono a dieta ipocalorica è di valutare anche la possibilità di uno yogurt magro bianco.

Le alternative vegetali allo yogurt non mi convincono molto come gusto, prodotto e comunicazione. Troppo impegnati a dimostrate d'essere nutrizionalmente uguali ai prodotti di latte di mucca, rafforzano l'idea che quest'ultimi siano migliori, invece le alternative vegetali allo yogurt dovrebbero cogliere meglio e valorizzare il loro aspetto diverso più green e vegetale.

Qualcuno di voi, li hai provati, vi piacciono le alternative vegetali allo yogurt ?

Ps: ammazzatemi non ho il dono della sintesi nel Dna!!

mercoledì 4 maggio 2016

Oikos, da Danio a Oikos lo yogurt alla Greca di Danone

Inizia la bella stagione e tutti cercano di prestare più attenzione alla forma fisica, così molti sostituiscono il pasto con qualcosa di più "leggero" come lo yogurt, anche se tanto leggero non è, le aziende hanno percepito questa tendenza dai dati sulle vendite e così propongono con l'inizio della primavera dei nuovi yogurt per catturare facilmente l'attenzione.

Danone presenta Oikos non è una novità, lo yogurt è già presente sui mercati esteri, in Italia è il terzo tentativo di Danone d'entrare nelle scelte dei consumatori con uno yogurt colato, non uno yogurt greco ma uno yogurt alla greca, la differenza sembra sottile ma non lo è, non ha niente a che vedere con la nazionalità ma con la lavorazione.


I precedenti tentativi di yogurt colato sembra siano stati del flop sono scomparsi dai scaffali del supermercato senza giustificazione, nonostante gli investimenti in comunicazione, Danone non sembra essere più il leader come anni fa nel settore dell'innovazione dei prodotti derivati del latte, da più di venti anni ripropone sempre le stesse formule, una perdita d'innovazione che dovrebbe sentirsi anno dopo anno anche sui dati delle vendite.

L'impressione che si ha dall'esterno è che Danone sia un azienda confusa, non so più quanti direttori di marketing ho visto, cambiano più dei concorrenti dei quiz in televisione, per non parlare dei testimonial medico scientifici, se ne sono visti di tutti i colori, personaggi dalla provenienza "non canonica", che dopo tre mesi li vedi a fare promozione dei fagioli surgelati, poi del concentrato di pomodoro, dopo a fare pizze e pizzette in televisione, tanto che ti viene da dire meno male che c'è Giovanni Rana, una sicurezza, sai che sono tortellini e non ti sbagli.


Il caso di Danone in termine tecnico c'è  stato quello che in gergo si chiama riposizionamento sul mercato, perchè dopo Danio, sono arrivati molti competitori sullo yogurt colato che hanno messo Danone in secondo piano.

Con Oikos, Danone di posiziona come il prodotto di yogurt alla greca più caro, passando da 1,29 di Danio a 1,49 di Oikos, la confezione di 150 g. dai 8,60 a  9,94 euro al kg, dieci euro oramai, che vuole dire 15% in più, non è proprio poco visto il tasso d'inflazione che tende allo zero e il prezzo del latte in diminuzione!

Ho voluto confrontate Danio alla fragola yogurt colato prima versione e Danone Oikos alla fragola, il gusto sembra identico, la tabella nutrizionale anche, qualche novità nelle dizione ingredienti, è scomparsa la preparazione alla frutta, qualche addensante sostituito, un elenco nominativo più semplice, sono scomparsi gli E con il numero sostituendoli con  il loro nome. Però se la dizione preparazione alla frutta è scomparsa, questa rimane sul fondo, come a differenziare lo yogurt e la frutta, anche se nominalmente la dizione preparazione alla frutta non c'è praticamente il prodotto e composta sempre da due strati, frutta se cosi possiamo dire e yogurt.


Sarà un altro flop?
Questo non lo so, basteranno i cambiamenti e l'immagine di due case bianche e un mare azzurro a creare l'immagine delle Grecia e a cambiare la scelta dei consumatori?

Dal mio punto di vista bisognava riflettere un po' di più, ho alcune perplessità su questa strategia

1) Oikos, una parola greca per che cosa?

Il nome Oikos, certo è meglio di Danio, non c'è paragone, vuole cercare di creare il legame tra il prodotto e la Grecia ma essendo Danone una multinazionale francese d'origine spagnola, fare uno yogurt alla greca è un po' ridicolo, fatevi lo yogurt olè vamos, oppure lo yogurt alè bonjour , dire Danone Yogurt alla greca è come dire Günther alla Turca, è un associazione d'idee che manca di coerenza o come diceva un ex magistrato italiano " non c'azzecca nulla".



2) Da Danio a Oikos, perchè?

Bisogna capire amici miei della Danone, cosa non è piaciuto dello yogurt colato Danio? Non possiamo pensare solo il nome, ci sarà stato qualcos'altro nel prodotto, che ne so io? Il sapore? La consistenza? L'odore? Il prezzo? Il formato? Il poco riferimento alla Grecia nella comunicazione? Purtroppo dal mio punto punto di vista, al mio palato provati entrambi non li ho trovati interessanti.

C'è anche un cambiamento di comunicazione, in definitiva Danone italia ha deciso di "trarre spunto" dalla strategia che si fa negli Stati Uniti, che avevo recensito nel 2013, tuttavia i mercati sono differenti per esempio lo yogurt colato in Europa è più acquistato dalle donne che dagli uomini, con delle aspettative differenti. Trasportare delle strategie da un mercato all'altro richiede più conoscenza e cultura che budget di centinai di milioni d'euro di pubblicità.



3) Lo yogurt quasi perfetto

Quello che mi ha dati più fastidio della comunicazione è la parola perfetto, non la posso sopportare, il biscotto perfetto, l'abito perfetto, la ricetta d'amatriciana perfetta, la lasagna perfetta, l'aperitivo perfetto, non ne posso più, quando sento la parola perfetto associato con qualcosa mi irrita subito, che vuol dire perfetto? Perfetto per chi? Perfetto per che cosa? Perfetto un prodotto alla fragola con gomma di guar, carragenina, amido modificato e mi fermo qui ma potrei andare anche oltre.


Perfetto è un aggettivo che sembra per qualcuno che vuole imporre qualcosa a cacchio, da molto fastidio perchè associa negativamente altre scelte, io mi faccio lo yogurt a casa, che cos'ha di non perfetto? Io mangio lo yogurt alla soia cos'ha di non perfetto? Io mangio lo yogurt della Nestlè cos'ha di non perfetto? Io mangio lo yogurt della Muller cos'ha di non perfetto?



4) Oikos io sono il top, perchè?

Quello che non mi convince è il posizionamento alto, come un prodotto premium, ma se si vuole dare del premium dandosi del perfetto è una strategia debole da subito, prodotto premium deve avere delle caratteristiche di premium riconosciute per esempio fatto con latte bio, con latte d'alta qualità, con latte di mucche greche che ballano il sirtaki, con latte di mucche alpine, fatto con fragole Cadonga della Basilicata, con fragole Bio dell'isola di Sifnos.

Essere premium è un qualcosa in più che deve giustificare il prezzo d'acquisto maggiore rispetto ai concorrenti, qui invece si vuole giustificare il premium per lo stile di vita perfetto che non ha nulla a che fare con le caratteristiche del prodotto, siamo nell'aria che giustifica l'aria.

Il settore dello yogurt si sta sempre più popolando di prodotti della fascia alta del mercato, vi ricordate dello yogurt premium alpiyo, non mi piaceva ma era fatto con latte delle mucche della Valtellina, può non volere dire nulla ma è qualcosa che voleva giustificare il posizionamento alto, poi uno può essere libero di crederci oppure no, mentre Danone sembra che nemmeno si preoccupi di questo di motivare il posizionamento.


Ecco com'era Danio



Yogurt dallo 1,68 alla 9,98 euro al kg, quale differenza?

Oggi il prezzo dello yogurt viene sempre più portato sui 9 euro al kg, tenendo conto che il latte lo si paga ai produttori di latte meno di 0,40, un prezzo in calo, più di 20 volte in più con dei margini di guadagno che rimangono incredibili, eppure molte aziende saltano per aria, nonostante i margini di guadagno cosi alti e costi di produzione sempre più bassi.

Invito i consumatori a riflettere ci sono buoni yogurt al supermercato a 1,68 al kg è proprio necessario spendere 9,94 euro al kg,? Anche l'offerta dello yogurt colato greco o alla greca è molto vasta, oggi è trend lo yogurt colato con 0% di grassi e con alto tenore di proteine, che strizzano l'occhio alla dieta Dunkan, ma non basta uno yogurt a farvi perdere peso, guardate anche il contenuto di zucchero, un solo yogurt da 150g può rappresentare anche il 18% dell'intake giornaliero di zucchero e di molte altre marche anche di più.

Per quanto riguarda l'alimentazione in generale abbiamo già una dieta troppa ricca di proteine d'origine animale. Nessuno afferma che i prodotti più sono cari e più sono buoni, non ci sono più lactobacilli in quelli più cari, non fanno stare meglio, hanno tutti la stessa funzione a prescindere dalla marca e dal prezzo, ma se vi piace lo yogurt  quasi perfetto fate pure ...

Lista ingredienti Danone Oikos e Danone Danio

Oikos alla Fragola
Ingredienti: Latte scremato, Fragole 10%, Zucchero, Addensanti: amido modificato, carragenina, gomma di guar, Succo concentrato di carota, Succo di limone concentrato, Correttore di acidità: citrato di sodio, Aromi naturali, Fermenti lattici,

Potete trovare Oikos, yogurt alla greca , bianco o anche ai gusti ciliegia, lampone, pesca, vaniglia, mirtillo, pera. 

Danio alla Fragola
Ingredienti: latte scremato, preparazione alla frutta 20% (fragole 46%, zucchero, addensanti: E 1442 E 407, gomma di guar, succo concentrato di carota nera, polvere di latte, succo di limone concentrato, correttore d'acidità E 33, aromi) fermenti

Tabella nutrizionale Danio e Oikos alla fragola



Tabella nutrizionale Danio e Oikos alla fragola confrontato con i concorrenti di yogurt Delta e Fage


Sintesi:
Oikos sostituisce nell'offerta di Danone lo yogurt Danio, se cerchiamo il sito Danio ci riportano direttamente a Oikos, la Danone non fornisce motivazioni sul cambiamento, si può dedurre che nonostante la tabella nutrizionale sia uguale, è un cambiamento di nome, di dizione degli ingredienti, di posizionamento.

Con questa nuova offerta di Danone, lo yogurt Oikos è lo yogurt colato più caro, confrontato con il prezzo al kg delle altre offerte di Yogurt colato, Yogurt Greco o Yogurt alla Greca, con 9,94 euro al kg, in sintesi lo yogurt alla greca vale di più dello yogurt greco?

Non indica nella comunicazione il motivo, solo accenna a una "perfezione" che non sono riuscito al momento a identificare.

Voglio solo ricordare che l'offerta di yogurt è oggi molto vasta, il prezzo si va dai 1,68 ai 9,94 euro al kg come in questo caso, uno forbice di prezzo molto alta che non giustifica nemmeno la lavorazione per lo yogurt colato, al di là delle scelte e dei gusti personali le yogurt lo si acquisita per i lactobacilli, che sono presenti in tutti i prodotti da quelli meno cari a quelli più cari.

Per saperne di più: Oikos Danone, Dannon Oikos 

NB: le rilevazioni dei prezzi sono state fette nelle catene di Supermercati  Esselunga e Coop, sulla piazza di Milano in 10 punti vendita, che casualità vuole ma anche che no, avevano gli stessi prezzi.